Messina: in casa con armi illegali, in manette padre e figlio

I carabinieri della compagnia di Messina Sud hanno arrestato padre e figlio a San Filippo Superiore per detenzione di armi clandestine e illegali. È successo nella notte tra lunedì e martedì 27 settembre. I due sono stati colti in flagranza di reato con un piccolo arsenale nascosto in casa.

Ad un primo controllo sono emerse irregolarità nella custodia di due fucili regolarmente detenuti. Uno di questi, infatti, invece di essere chiuso all’interno di un apposito armadietto blindato come previsto dalla legge, era nascosto dietro ad una porta, appoggiato al muro, a facile portata di mano di chiunque avesse voluto impugnarlo velocemente.

Nel corso dei controlli di tutto l’appartamento e delle relative pertinenze, i carabinieri hanno trovato altre armi non denunciate e quindi illegalmente detenute. In particolare, in un capanno degli attrezzi c’erano tre fucili, di cui uno di costruzione artigianale. Una vera e propria arma clandestina composta da un tubo di piccolo diametro assemblato con un calcio in legno fatto a mano ed un meccanismo di scatto rudimentale, ma funzionante.

Nascoste in più punti nell’abitazione sono state trovate e sequestrate munizioni calibro 36 perfettamente compatibili con le dimensioni della camera di cartuccia e quindi idonee ad essere sparate con quell’arma. Trovata anche una ingente quantità di cartucce per fucile, circa 500 suddivise nei vari calibri, alcune di genere vietato.

All’interno di un mobile dentro casa è stato trovato un revolver a salve al quale era stato rimosso il tappo rosso. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre padre e figlio sono stati ristretti al carcere di Messina Gazzi dove resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

L’attività si inquadra nell’ambito delle indagini avviate dopo il ferimento dell’incensurato messinese 53enne S.B., giunto al pronto soccorso del policlinico universitario intorno alle 20.30 di lunedì 26 settembre, accompagnato da un conoscente, con una ferita da arma da fuoco sul fianco sinistro.

L’uomo, fortunatamente mai stato in pericolo di vita, nella notte è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la rimozione dei corpi estranei rinvenuti e si trova adesso ricoverato e giudicato guaribile in un mese. Gli immediati accertamenti condotti dai carabinieri hanno permesso di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. La vittima si trovava nei pressi di un garage a San Filippo Superiore, sorpreso da ignoti che lo hanno avvicinato e lo hanno colpito con un fucile caricato a pallini, per poi dileguarsi velocemente, complice l’oscurità.

Per tutta la notte i carabinieri hanno eseguito una serie di perquisizioni a tappeto a soggetti del luogo, pregiudicati e non, che potevano essere in qualche modo riconducibili alla persona ferita, tra cui i due arrestati. Sono ancora in corso le indagini volte ad identificare gli autori dell’agguato e al momento a carico di padre e figlio grava solo l’accusa di detenzione di armi illegalmente detenute.

Maria Chiara Ferraù

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