Nebrodi : finanziamenti aziende agricole, blitz della finanza a Tortorici

Con epicentro a Tortorici (Me) agenti della guardia di finanza dalle prime luci del giorno stanno eseguendo sui Nebrodi oltre trenta decreti di perquisizione locale e di esibizione documentale emessi dalla procura della Repubblica di Messina, volti a colpire quanti si sono appropriati in passato e continuano a percepire indebitamente finanziamenti .

Destinatari dei provvedimenti centri di assistenza agricola che gestiscono le istruttorie relative alle domande di finanziamenti europei e nazionali in agricoltura. L’operazione che interessa le province di Messina, Enna e Catania, è coordinata dal procuratore della Repubblica di Messina, Guido Lo Forte, affiancato dal sostituto procuratore Antonio Carchietti.

L’obiettivo delle fiamme gialle è di portare alla luce le presunte truffe ai danni dell’Unione Europea e dell’AgEA, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura. Le indagini hanno preso avvio da alcune denunce presentate da proprietari di terreni che al momento della presentazione della domanda per il contributo, si sono visti rispondere che le particelle di proprietà, ad insaputa degli stessi, erano già state inserite in analoghe domande di finanziamento, presentate però da altre persone che, ovviamente, non erano i proprietari dei fondi.

Le indagini hanno permesso di individuare un meccanismo di frode più strutturato, realizzato in via sistematica da alcuni soggetti. Erano loro ad inserire terreni di ignari proprietari, numerose istanze presentate da aziende agricole a loro riconducibili per ottenere finanziamenti. Alcuni dei destinatari dei provvedimenti hanno alle spalle diversi precedenti penali per truffa, mentre altri risultano collegati alla criminalità organizzata locale nonché interessati pure dalle vicende connesse alla concessione dei pascoli dell’Azienda speciale Silvio Pastorale di Troina in provincia di Enna. Alcune di queste aziende sono finite nel mirino delle fiamme gialle oggi, anche a seguito del protocollo d’intesa siglato dal presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, destinatario di un attentato la settimana scorsa, e la Questura di Messina.

Adesso gli investigatori del nucleo di polizia tributaria di Messina intendono riscontrare se esista una regia comune in grado di coordinare i diversi imprenditori agricoli coinvolti. Le indagini confermano quanto dichiarato nelle settimane scorse e cioè l’esistenza di sistemi illeciti per drenare risorse finanziarie nel settore agricolo, di interesse per la criminalità organizzata, in particolare nel territorio dei Nebrodi.

Soltanto nei primi mesi del 2016 e negli ultimi due anni, la guardia di finanza di Sant’Agata di Militello e Capo d’Orlando ha rilevato irregolarità per quasi cinque milioni di euro di contributi illecitamente percepiti, su un totale di 11 milioni passati al setaccio e ben 80 persone sono state denunciate.

Gli illeciti erano diversi e riguardavano falsi contratti di affitto o di comodato dei terreni agricoli, numerosi contratti con persone che risultavano decedute

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