Messina: i ritratti di Tindaro Calia a palazzo dei Leoni

Questo pomeriggio alle 17.30 nel salone degli specchi di palazzo dei leoni a Messina sarà inaugurata la mostra “Tindaro Calia” che vedrà l’esposizione dei ritratti dell’artista colto e impegnato che mescola senza soluzione di continuità riferimenti primo novecenteschi e neo espressionisti con deviazioni ora verso una pittura dichiaratamente mediterranea, che rimarca le sue autentiche origini siciliane, ora verso un’espressività maggiormente nordica, di gusto francese e di solidità teutonica.

Filo conduttore delle opere di Calia è l’universo delle verità, dei sentimenti e delle emozioni. Il suo mondo spirituale ed affettivo è impresso nelle opere caratterizzate dalla produzione di ritratti marcati dall’originale personalità del maestro che esprimono una decisa identità poetica ed un autentico e personale linguaggio derivante da una costante ed attenta ricerca introspettiva ed iconografica.

La potenza espressiva dei volti e delle mani colpisce l’attenzione dell’osservatore che non può non apprezzare la particolare dedizione dell’artista per le figure adolescenziali come espressione dio una prolungata fase di transizione problematica, segnata da un alone di isolamento e manifestata attraverso timbro ed accensioni cromatiche che, in alcuni casi, arrivano a comprimere la forza dell’immagine.

Non manca una sua naturale attitudine ad un intimismo soffuso e malinconico, tipico di chi abbia già sperimentato le varie forme dell’umanità ma che, pur nel più profondo disincanto, non rinuncia alla complessa categoria dell’umano con tutto il suo carico di speranza, di dolori, di genuinità, spesso di generosità e di dolcezza.

Le opere di Calia rispondono a profonde esigenze personali di carattere artistico e culturale, frutto delle esperienze maturate sin dagli anni giovanili che hanno impresso nel maestro una concezione anticonformista dell’arte in controtendenza rispetto alle concezioni dell’epoca.

Per il pittore milanese gli anni Settanta costituiscono un percorso di profonda ricerca intellettuale, di discussione e di incontri fatti negli studi dei suoi giovani colleghi a lui affini per pensiero, inclinazioni, iniziative e sensibilità. Importanti le collaborazioni con la messa in scena di rappresentazioni teatrali al Piccolo di Milano con la regia di Giorgio Strehler.

La mostra resterà aperta al pubblico fino a giovedì 19 maggio dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 e il sabato fino alle 18.00. Giorno di chiusura domenica.

Maria Chiara Ferraù

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