Palermo: 156 euro per un minuto di presenza, scandalo gettonopoli

“Due, cinque, dieci minuti. E anche meno. A un consigliere, se bisogna prestare fede all’orario riportato nel verbale, sarebbe bastato appena un giro della lancetta grande dell’orologio per maturare il diritto di portare a casa un pesante gettone di presenza da 156 euro”. Ad affermarlo è uno studio condotto dal movimento 5 stelle di Palermo che ha denunciato lo scandalo Gettonopoli al comune.

“Benvenuti alle commissioni-bancomat del Comune di Palermo – si legge nel documento del M5S – che nel 2013, assieme alle sedute del consiglio comunale, hanno elargito gettoni per 1.773.672 euro. Più che in tutta Italia”.

Il movimento 5 Stelle in tutta Italia continua così la sua guerra alla gettonopoli e dopo aver scoperchiato il pentolone in mezza Sicilia, a Messina in questi giorni è arrivata la Digos. I verbali di Palermo si riferiscono all’anno 2013. Presto saranno passati in rassegna anche quelli del 2014 spiegano i grillini.

I verbali analizzati dal movimento cinque stelle raccontano di un via vai di consiglieri e di presenze lampo, anche di un solo minuto. Come è successo il 10 ottobre del 2013, in prima commissione, in una seduta lampo di 15 minuti che ha visto un componente arrivare appena un minuto prima della fine della riunione. All’appello però al momento mancano diversi verbali e quelli dell quarta commissione, trafugati, rimarranno sempre un mistero.

Maria Chiara Ferraù

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