Tortorici (Me): salario accessorio, il sindaco risponde ai sindacati “abbiamo fatto tutto secondo la legge”

“Tutti gli atti e le azioni fin qui perseguite dai sindacati, ivi compreso le notizie false diffuse a mezzo stampa, realizzano concretamente un modo non equivoco a costringere l’Ente a corrispondere risorse ‘non dovute’ ovvero a compiere un atto contro legge e questa amministrazione comunale provvederà ad adire le vie giudiziarie a sua tutela”. Risponde così il sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo, alle accuse mosse dalle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil in merito al mancato confronto sindacale per parlare del mancato salario accessorio degli ultimi dieci anni.

Secondo i rappresentanti Pizzino, Coledi e Giliberto, rispettivamente Cgil, Cisl e Uil, i dipendenti comunali di Tortorici, da dicembre del 2018, sarebbero in stato di agitazione e non ricevono salario accessorio da almeno dieci anni. I sindacati avevano sottolineato, inoltre, come l’amministrazione non avesse ottemperato ad una richiesta di incontro per parlare della situazione. Il primo cittadino non fa mancare la sua risposta in una lettera inviata ai sindacati, al Prefetto di Messina, al segretario comunale e a tutti i dipendenti comunali per “fugare ogni dubbio – dichiara Rizzo Nervo – sulle false e pretestuose affermazioni contenute nella missiva dei sindacati”.

Innanzitutto i sindacati avevano chiesto il 22 febbraio un confronto con l’Ente, puntualizza il sindaco del centro nebroideo, ma lo hanno fatto sette giorni dopo la proposta del piano triennale del fabbisogno. Secondo il nuovo CCNL, invece, “Ente e soggetti sindacali si incontrano se, entro cinque giorni dall’informazione, il confronto è richiesto da questi ultimi” e dunque secondo l’amministrazione oricense non era possibile procedere al confronto sindacale atteso visto che la richiesta era pervenuta due giorni dopo dal termine massimo stabilito dalla legge.

Per quanto riguarda il salario accessorio “si evidenzia per l’ennesima volta che gli enti deficitari, in predisse sto e quelli in dissesto, in base al vigente CCNL comparto funzioni locali, non possono stanziare nel fondo decentrato alcuna somma accessoria variabile”. Il sindaco Rizzo Nervo ricorda che è garantita la parte fissa per il salario accessorio, mentre quella variabile non può essere inserita vista la situazione di dissesto in cui versa il comune.

I sindacati avevano puntato il dito anche contro la delibera dello scorso 25 marzo sulla stabilizzazione di 61 dipendenti e il primo cittadino risponde che tutto quanto è stato fatto secondo legge e “appare pretestuoso e foriero di una ‘minaccia velata’ e strumentale per ottenere un fine diverso non contemplato dalla legge, il richiamo nella missiva sindacale ad un ‘giudizio di antisicandalità’, essendo gli atti fin qui formati nel rispetto della legge, pubblicati e consultabili.”

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