Palermo: prosegue la rassegne al Brass con Lo Iacono e Saladino

Prosegue con successo il nuovo ciclo di concerti organizzati dalla Fondazione The Brass Group al Blue Brass per la rassegna Brass at Spasimo. Tutti i venerdi , sul palco dello storico club, si esibiranno alcuni tra i più interessanti artisti della scena jazz cittadina, molti dei quali sono anche docenti della Scuola Popolare di Musica del Brass Group. Prossimo appuntamento venerdì 30 novembre alle ore 21.35 con Electric Guitar & Cello Duo condotto dai Maestri Osvaldo Lo Iacono e Antonio Saladino.

Una particolare formazione che unisce strumenti entrambi a corda ma l’uno, la chitarra di Osvaldo Lo Iacono, simbolo dell’elettricità mentre l’altro, il violoncello di Antonio Saladino, da sempre vessillo di purezza acustica. Il frutto dell’inconsueto incontro si condensa in sonorità eteree, atmosfere a tratti rarefatte e culto della melodia. Ideato da Lo Iacono, il progetto nasce dall’esigenza di rileggere la propria musica attraverso arrangiamenti essenziali che mettano a nudo le composizioni per rivelarne al meglio l’anima più intima e l’atmosfera che le ha ispirate.

E così, tra la chitarra elettrica, espressione del rock e di buona parte della musica di questi ultimi settant’anni, ed il violoncello, cardine essenziale della tradizione classica, scaturiscono veri e propri dialoghi tra i due strumenti che intessono suoni intensi ed emozionanti che sembrano toccare altre “corde”, quelle dell’anima, in un viaggio che parte da composizioni originali ma che rende anche omaggio ai grandi maestri della musica senza confini, dai Beatles a Ennio Morricone fino ai Led Zeppelin.

Dal jazz al rock, dal soul al blues, c’è un po’ di tutto nelle corde della pirotecnica Fender Telecaster che Osvaldo Lo Iacono suona con la maestria e la consapevolezza di uno che con quelle musiche c’è cresciuto. Un talento precoce quello del chitarrista agrigentino: nato in una famiglia dove ogni angolo della casa era stipato da pile di dischi di rock e blues, a dieci anni rimane folgorato dalle svisate dei Clash e da allora decide che la chitarra sarebbe stata una compagna inseparabile ed elegge suoi idoli Jimi Hendrix, Eric Clapton e Jeff Beck.  Già a vent’anni accompagna prestigiosi musicisti internazionali (tra cui Arthur Miles e Michael Allen) che apprezzano molto le sue pennate e assai presto (1999) guadagna notorietà oltre Stretto con l’effervescente patchanka sonora dei Tinturia, gruppo del quale ha fatto parte per sette anni, incidendo con la band di Lello Analfino tre album, tra cui “Nati stanchi”, colonna sonora dell’omonimo e fortunato film di Ficarra e Picone.

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