Montalbano Elicona (Me): l’Argimusco potrebbe diventare un sito Unesco

L’Argimusco a Montalbano Elicona, nel messinese, potrebbe diventare patrimonio dell’umanità dell’Unesco. È in programma, infatti, una conferenza internazionale che si svolgerà nel centro nebroideo dal 24 al 28 ottobre prossimi.

Nel corso dell’incontro verranno discusse teorie scientifiche sul sito megalitico e con tecniche non invasive si studierà il luogo per poi proporne la candidatura all’Unesco.

All’inaugurazione dell’evento, il 25 ottobre, parteciperanno il presidente Icahm John Peterson, un componente della commissione nazionale Unesco, Raymond Bondin; il sindaco di Montalbano Elicona, Filippo Taranto; il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci; il direttore del World heritage centre Unesco, Mechtild Rössler.

L’Argimusco, la Stonenghe siciliana nota in tutto il mondo, potrebbe entrare a far parte dei siti dell’Unesco e diventare un punto di riferimento internazionale in ambito archeologico, astronomico e storico-culturale. Nei prossimi giorni, infatti, verrà eseguito uno studio nell’area dove si trovano imponenti rocce antropomorfe e geomorfe da parte di professionisti e ricercatori internazionali di varie discipline provenienti da 32 paesi diversi.

Nei giorni di studio si cercherà di avvalorare tesi scientifiche di rilevante importanza sulle origini e sull’evoluzione del luogo. Tutto questo servirà a promuovere la candidatura al’Unesco.

La conferenza, promossa dall’Icahm, comitato scientifico internazionale per la gestione del patrimonio archeologico e dall’Icomos, consulente professionale e scientifico della commissione Unesco, è un evento di portata scientifica e culturale internazionale che prevede la partecipazione di professionisti e ricercatori fra geologi, archeologi, ricercatori, esponenti di università ed enti di ricerca italiani e stranieri, rappresentanti di istituzioni e  studiosi provenienti da ogni continente.

L’evento sarà ospitato dal 24 al 28 ottobre al castello medievale di Montalbano Elicona. Nei cinque giorni verranno affrontati diversi approcci alla gestione del patrimonio: impegno comunitario, cambiamento climatico e rapido cambiamento del paesaggio, turismo del patrimonio, archeoastronomia, continuazione dell’iniziativa Africa-workshop, tecnologie non invasive.

Nella prima giornata di lavoro sarà analizzato l’Argimusco dalle 09.00 alle 17.00 per valutare eventuali ipotesi scientifiche sul sito. In particolare, saranno abilitati per lo studio dell’Argimusco trenta studiosi internazionali, tra cui esperti della European space agency, del german archeological institute (Dai), del cultural site research and management, della Queens università Belfast e della Otto Friedrich università Bamberg. I dati raccolti serveranno a studiare il sito con sistemi non invasivi con la partecipazione anche dell’agenzia spaziale europea.

Alla cerimonia di apertura, giorno 25 ottobre alle 10.00 parteciperanno diversi studiosi e personalità, nonché componenti della commissione nazionale Unesco. Nel corso della giornata si parlerà anche di “Messina e la sua città metropolitana: arte, artigiani ed eccellenze” e verranno inaugurate due mostre: Lighea, tributo a Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Tradurre la bellezza, mostra dedicata alla traduzione delle poesie greche da parte di Salvatore Quasimodo, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte.  Dalle 19.00 alle 23.00 serata di gala al Castello offerta dal comune e da Confcommercio Messina con la partecipazione della città metropolitana.

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