Messina: Antoci, “5 milioni alla dorsale Nebrodi, fondi del Masterplan”

Qualche giorno fa la Regione siciliana aveva diramato un comunicato in cui si rendeva noto il finanziamento regionale per 5 milioni di euro per la dorsale dei Nebrodi. Noi non avevamo pubblicato la notizia e oggi arriva la smentita. I fondi arrivano dal Masterplan di Messina per un progetto già deliberato dal comitato esecutivo del parco dei Nebrodi.

Si tratta di un progetto di ingegneria naturalistica della dorsale dei Nebrodi che per 64 km va da Floresta a Mistretta. I fondi sono stati garantiti dal patto per il sud della città metropolitana di Messina, come sottolineato anche dalla Gazzetta del Sud, edizione di oggi. Per i Nebrodi l’attività è stata coordinata da Antoci nella qualità di presidente del parco e le destinazioni delle somme sono state decise di concerto con tutti i sindaci coinvolti.

“In epoca di fake news non ci si può stupire che le stesse vengano propinate con reolarità ai lettori – dice Giuseppe Antoci, ex presidente del parco dei Nebrodi – ma che sia una istituzione come la regione a modificare la realtà appropriandosi del lavoro svolto con grande passione e determinazione dal parco da me presieduto e dai sindaci che hanno scelto la destinazione delle somme per il territorio. Più che una fake news mi sembra veramente una barzelletta – prosegue Antoci – ma quali fondi regionali? Li abbiamo conquistati noi e sudati giorno per giorno assicurandoci le somme a valore dal patto per il Sud della città metropolitana di Messina.

Insomma, un incidente di comunicazione che metterà senz’altro in forte imbarazzo il Governatore Musumeci e che, nel contempo, lascia un pò di amarezza in quanto è come se si volesse cancellare tutto il lavoro dell’epoca Antoci svolto da lui e dai Sindaci che, con grande affiatamento, hanno garantito circa 65 milioni di euro per i Nebrodi dal Masterplan di Messina e di cui proprio i 5 milioni della dorsale fanno parte. Dunque fondi non regionali e progetto del Parco finanziato dal Governo Nazionale per il tramite della Città Metropolitana di Messina.

“Sono stato in silenzio nei mesi successivi alla mia revoca da Presidente del Parco vedendo tanti progetti messi in cantiere da me, dal mio comitato esecutivo e dal consiglio del Parco che, se pur non citando mai il nostro impegno, venivano presentati come nuove iniziative – continua Antoci – l’ho fatto perché ho ritenuto che l’importante era portare avanti le idee messe in campo indipendentemente da vederne attribuiti i meriti; ma questa della dorsale non si può proprio sentire… questa è troppo grossa. Prendersi i meriti di una cosa sulla quale la Regione non c’entra nulla mi sembra veramente istituzionalmente imbarazzante. Inoltre non capisco come si possa pensare che le persone abbiano potuto dimenticarsi di un così importante obiettivo raggiunto dalla Presidenza Antoci e di cui ha parlato tutta la stampa in epoche recentissime”.

“Nonostante questo incidente di comunicazione nel quale è scivolato il Presidente Musumeci – conclude Antoci – provo una grande soddisfazione nel constatare che il progetto della dorsale, al quale tanto ho lavorato e per il quale tanto mi sono speso, sia ormai alle battute finali e questo, ovviamente, indipendentemente da chi ha reso possibile il finanziamento.

Certo, da questa vicenda un insegnamento lo possiamo trarre: mai sottovalutare l’intelligenza e la memoria delle persone in quanto la prima è patrimonio dei più, mentre la seconda non si cancella mai. La memoria crea la storia e non si modifica raccontando a proprio piacimento gli eventi ne, tantomeno, si cancella con gli spoil system o le revoche degli incarichi. Quella rimane sempre con un unico vincolo e cioè che la scrivono i giusti…. Viva il Parco dei Nebrodi”.   

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