Tortorici (Me): presentato il libro di Sara Parasiliti su padre Carmelo Conti Guglia

Padre Carmelo Conti Guglia fu un sacerdote che fece della sua vita una missione. Lui è il protagonista assoluto del libro “Padre Carmelo Conti Guglia OMI: una vita, una missione” scritto dalla nipote Sara Parasiliti.

Il volume è stato presentato, alla presenza di un attento e numeroso pubblico, nella chiesa della Batìa a Tortorici, nel messinese. Dopo i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale nella persona del sindaco Carmelo Rizzo Nervo, si sono susseguite le relazioni di padre Pasquale Castrilli, direttore della rivista Missioni OMI che ha curato anche la prefazione del libro; don Nino Nuzzo, parroco della chiesa di San Nicolò di Tortorici; Daniela Raffa, psicologa e psicoterapeuta. I lavori, alla presenza della stessa autrice del libro, sono stati coordinati dall’avvocato Rosario Contiguglia.

Nel volume è stata tracciata la figura di padre Carmelo, oblato di Maria Immacolata, scomparso nel 2010 all’età di 100 anni che ha dedicato la sua vita all’aiuto del prossimo e alla diffusione del messaggio di Cristo.

Questo lavoro – spiega l’autrice, docente di lettere che dopo la pensione ha continuato a lavorare come formatrice e valutatrice – è nato da un’idea di mio fratello Saro. Non ho potuto raccogliere le testimonianze di chi lo aveva conosciuto, perché la maggior parte di loro era morta prima di lui. Ho scelto allora di seguire un’altra via, quella di leggere e studiare tutte le agendine in cui mio zio scriveva le sue giornate”.

Proprio l’importanza del ruolo della scrittura nella vita di Padre Carmelo e il travaglio interiore a cui era sottoposto, sono stati i temi maggiormente approfonditi dalla psicologa Daniela Raffa che è intervenuta alla presentazione del libro.

Una vita, quella di padre Carmelo Conti Guglia, descritta come fuori dal comune. È sempre stata, la sua, una esistenza ricca e movimentata. “Padre Carmelo è stato un precursore – si legge nella prefazione del volume – come quando incontrò gli hippies a Roma a Trinità dei Monti e per la stesura dei misteri della vita che hanno completato, in qualche modo, la preghiera del Rosario”.

La presentazione del libro della professoressa Parasiliti è stato un modo anche per i suoi compaesani di scoprire una figura forse poco conosciuta, ma che con il suo esempio ha dato lustro al centro nebroideo.

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