Ciminna (Pa): le opere dei Brugnone nelle chiese per le notti di BCsicilia

Continuano gli appuntamenti de “Le notti di BCsicilia”. Domani, martedì 31 luglio alle 21.30 si terrà l’iniziativa dal titolo: “stucchi, dipinti e sculture: le opere dei Brugnone tra il XVI e il XVII secolo nelle chiese di Ciminna”.

L’appuntamento è in piazza Fondaco (Madonna Bianca) a Ciminna. La manifestazione è promossa da BCsicilia per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, con il patrocinio dell’assessorato regionale dei beni culturalie  dell’identità siciliana.

I Brugnone sono una famiglia di artisti siciliani di grande ecletticità che hanno espresso la loro creatività in svariati campi.  Sono stati scultori, intagliatori e stuccatori. Presenti a Ciminna per circa un secolo e mezzo, hanno adornato con l’arte figurativa ben cinque-secentesca le chiese del paese e dei centri limitrofi.

Il capostipite della bottega dei Brugnone fu Giacomo, seguito dai figli Bartolomeo, Vincenzo e Francesco. I primi due si dedicarono con il padre all’arte dell’intaglio e dello stucco, il terzo si rivolse alla pittura. La famiglia proveniva dall’entroterra siciliano: Giacomo da Castelbuono e sua moglie Adriana Lo Longo da Motta d’Affermo. Dopo il matrimonio, nella seconda metà del XVI secolo, si trasferirono a Ciminna e dalla loro unione nasceranno otto figli: quattro maschi e quattro femmine.

Nel corso dei decenni riescono con il loro estro ad essere apprezzati dentro e fuori la comunità di Ciminna, realizzando opere d’arte, abbellendo altari, oratori, riuscendo a farsi apprezzare per il loro ingegno e per l’ottima fattura dei loro lavori.

Il percorso di domani alla scoperta dei Brugnone inizierà nella chiesa di San Francesco di Paola, un edificio del XVII secolo dei frati minimi dove è ospitato un San Leonardo, in legno dipinto e dorato, opera di Giacomo Brugnone del 1600. Si passerà poi nella chiesa di San Francesco d’Assisi del 1490 dei frati minori conventuali dove si conserva il coro ligneo nell’abside maggiore, nella cappella di suor Margherita Corradino il reliquiario in legno dorato del 1704 realizzato su disegno del sacerdote e architetto Paolo Amato, ciminnese che fece parte del senato palermitano, mentre nella sacrestia c’è un Casciarizzo in legno del 1705, tutte opere di Giacomo Brugnone junior.

Ulteriore tappa nella chiesa di Santa Maria Maddalena, realizzata agli inizi del XVI secolo. Al suo interno si possono ammirare una Santa Barbara in legno dipinto e dorato di Giacomo Brunone del 1957, nella cappella del Santissimo Sacramento la stata dell’Immacolata concezione in legno dipinto e dorato, opera di Bartolomeo Brugnone del 1640, il baldacchino della cappella della Madonna Libera infermi in stucco dorato, di Giacomo Brugnon edel 1612. Infine, nell’abside maggiore, la cancellata in legno realizzata da Vincenzo Brugnone nel 1666.

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