Palermo: la città ricorda Borsellino e chiede la verità

Era il 19 luglio del 1992 quando Paolo Borsellino venne ucciso dalla mafia a Palermo insieme agli agenti della scorta. Oggi sono numerose le manifestazioni in ricordo del magistrato che ha lottato contro la mafia fino alla fine. Continua la richiesta di verità per le vittime e per le loro famiglie, ma anche per tutto il Paese.

Dopo 26 anni è forse giunto il momento in cui sarà possibile conoscere la verità sulle stragi di mafia del 1992”. Così il sindaco Leoluca Orlando. Tante e manifestazioni in programma. dopo la veglia di ieri sera, il centro studi Paolo Borsellino ricorda l’anniversario in via D’Amelio con una mattinata dedicata a bambini e ragazzi.

In programma animazioni, letture e laboratori di “Coloriamo via D’Amelio”. L’associazione Agende rosse inizia alle 09.00 dal parco Uditore, dove i bambini pianteranno alberi in memoria delle vittime e proseguirà dalle 15.00 alle 23.45 in via D’Amelio con dibattiti, conversazioni, presentazioni di libri e proiezioni. Alle 16,58, ora della strage, minuto di silenzio. Alle 20.00 la fiaccolata organizzata dal coordinamento comunità ’92 e dal forum XIX luglio.

La questura ha organizzato anche quest’anno degli appuntamenti. In primis la mostra fotografica di Valerio Spada e il focus sull’agente Emanuela Loi, prima donna della polizia di Stato a rimanere uccisa in servizio. Alle 16.30 anche la questura ricorderà le vittime in via D’Amelio a palazzo dei Normanni con “frammenti di storia” e l’inaugurazione della mostra fotografica curata da Valerio Spada (nella foto la bibbia di Bernardo Provenzano fotografata nel 2012 al palazzo di giustizia).

Alle 17.30 la cerimonia di ricordo al reparto scorte della questura alla presenza del prefetto Franco Gabrielli. Alle 18 sulla piazza d’armi della caserma “Pietro Lungaro”, una messa officiata dall’arcivescovo Corrado Lorefice e dal cappellano della Polizia di Stato, don Massimiliano Purpura.

Poi un focus sull’agente Emanuela Loi con la proiezione di un filmato che ne racconta la vita anche attraverso le testimonianze di colleghi e con il monologo “Io Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino”, tratto dal testo omonimo di Annalisa Strada e interpretato da Laura Mantovi. Nel pomeriggio all’aeroporto di Punta Raisi, esibizione al piano del commissario capo Luca Passarella.

L’opera dell’artista veneziano Gianfranco Meggiato in memoria delle vittime di mafia, realizzata per I-design all’interno dei collaterale di Manifesta12. L’opera, a cura di Daniela Birgnone, è stata presentata ieri ed è visitabile in piazza Bologni.

E, ancora, per ricordare Borsellino anche le Orestiadi di Gibellina. Due spettacoli in programma per raccontare la mafia e la ‘ndrangheta. Si tratta di “Parole d’onore” di Attilio Bolzoni e “Mala’ndrine” di Francesco Forgione. A palazzo Butera “whishing trees di Orlow”. Una video installazione dell’artista svizzero che incrocia le narrazioni di Simona Mafai sulle lotte alla mafia con suggestive immagini dell’albero Falcone.

E’ uno dei progetti di Manifesta 12. Wishing Trees dell’artista svizzero Uriel Orlow mette insieme tre alberi siciliani portatori di memorie, di eventi e persone importanti, creando una connessione tra storie di uomini e di natura. Una di queste storie lega la figura di Simona Mafai con il suo racconto di attivista antimafia e l’albero Falcone: un gigantesco Ficus Macrophylla. Un’installazione in più parti davvero suggestiva in grado di segnare il valore del tempo e delle azioni.

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