Palermo: “Ghost museum”, sequestro da 63 mila euro

Agenti della guardia di finanza di Palermo sono state impegnate nell’operazione denominata Ghost museum che ha portato al sequestro preventivo di circa 63 mila euro nei confronti di un 46enne di Catania accusato di traffu aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Su richiesta della procura di Milano, le fiamme gialle di Palermo hanno eseguito il sequestro preventivo nei confronti di Antonino Concetto Rosario Raciti residente a Linguaglossa e rappresentante culturale Ast servizi con sede a Catania.

Le indagini svolte dalle fiamme gialle, partite a seguito di un esposto presentato dal dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana della regione hanno consentito di accertare un collaudato sistema di artifizi e raggiri con cui l’uomo ha ottenuto indebitamente un finanziamento pubblico di oltre 180 mila euro di cui 63 mila eurogati nella prima tranche, per la realizzazione di un impianto espositivo muselae sui Castelli di Federico II di Svevia in Sicilia.

Il museo sarebbe dovuto sorgere a Catania. In realtà raciti aveva presentato un’istanza di partecipazione per la concessione di aiuti in regime de minimis, allegando alla sua domanda contratti di comodato d’uso falsi. Più in particolare, sui contratti erano riportate firme false di ignari proprietari di immobili che l’uomo si era impegnato ad utilizzare per la realizzazione del museo.

Addirittura i contratti riportavano simboli e contrassegni contraffatti dell’agezia delle entrate di Catania, nonché estremi di registrazione riconducibili a contratti di affitto completamente diversi da quelli presentati nella domanda di finanzaiemtno.

 

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