Catania: “cavallo di ritorno”, tre pregiudicati in manette

Tre pregiudicati sono stati arrestati a Catania dalla polizia di Stato. Avevano messo in atto il cosiddetto meccanismo del “cavallo di ritorno”. Giacomo Cannavò, 45 anni, Francesco Graziano Ferlito, 46 anni e Domenico Agatino Cannavò, 22 anni dovranno rispondere di estorsione.

I tre avevano rubato una Fiat 500 lasciata in sosta nella zona del centro cittadino. Poi la vittima ha ricevuto telefonate in cui si prospettava la possibilità di ritornare in possesso del bene di proprietà previo pagamento di una somma di denaro.

Durante la permanenza negli uffici di polizia, la vittima ha riicevuto un’ulteriore telefonata in cui l’ignoto interlocutore ha comunicato il prezzo da pagare: 800 euro, per rientrare in possesso della propria automobile. La vittima si sarebbe dovuta recare in una piazza del rione Librino.

È stato così predisposto un mirato servizio di controllo nel quartiere dalla polizia che ha bloccato i due Cannavò e Ferlito dopo che avevano appena ricevuto dalla vittima gli 800 euro. L’auto rubata era stata portata sul luogo dell’appuntamento da Ferlito e Domenico Agatino Cannavò ed è stata restituita alla legittima proprietaria.

Ferlito Francesco Graziano è figlio del noto boss catanese Alfio Ferlito, assassinato a Palermo in data 16.6.1982 – c.d. “strage della circonvallazione”. Espletate le formalità di rito, gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania – piazza Lanza.

 

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