Taormina (Me): Rigoletto, buona la prima

È andato tutto secondo i piani. Applausi per il Rigoletto che è andato in scena ieri sera al teatro antico di Taormina, nel messinese, nell’ambito del Sesto senso opera festival. La replica domenica 15 luglio.

A dirigere l’orchestra il maestro Angelo Gabrielli che ha già diretto Cenerentola al teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena; il Rigoletto a Fanano oltre ad aver eseguito molti concerti in Russia, a Salsomaggiore con I musici di Parma. Ha debuttato con grande successo di pubblico e critica ne Il barbiere di Siviglia a Varese e al teatro comnunale di Modena.

La regia dell’opera è di Bruno Torrisi, nato a Giarre diplomatosi alla scuola d’arte drammatica del teatro. Conosciuto principalmente per i ruoli che ha interpretato in film di mafia e in quelli ambientati in Sicilia come “Il commissario Montalbano”; “Paolo Borsellino”, “L’ultimo dei corleonesi”, “il capo dei capi”, “Squadra antimafia-Palermo oggi” e “L’isola dei segreti”. Al cinema è apparso ne L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, fra gli altri e ha partecipato anche a fortunate fiction televisive come Carabinieri 6, RIS, un caso di coscienza4, il bambino della domenica e Pane e libertà.

In scena nei panni di Rigoletto, il baritono Giovanni Meoni, vicitore di importanti concorsi nazionali ed internazionali. Insieme a lui nel ruolo di Gilda, amata figlia di Rigoletto, la soprano Desirèe Rancatore, 41 anni, palermitana. Il duca di Mantova è stato interpretato dal tenore Raffaele Abete, mentre il basso Dario Russo ha avuto il ruolo di spara fucile.

Il Rigoletto, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratta del dramma di Victor Hugo “Le roi s’amuse (il re si diverte”. L’opera racconta di un deforme e pungente buffone di corte che si burla con cattiveria di tutti e trama anche scherzi e vendette crudeli.

Rigoletto ha una figlia segreta, Gilda, avuta da una donna ormai morta e molto amata. Il buffone di corte è duro con tutti fuorché con Gilda. Con lei si dimostra un padre tenero e premuroso che si preoccupa di tenerla lontana dal mondo corrotto della corte, ma per uno scherzo del destino diventa oggetto delle attenzioni del suo giovane padrone, il duce di Mantova, libertino impenitente. Le reazioni alle malefatte del buffone, da parte dei cortigiani, daranno il via ad una serie di delitti. Gilda sarà rapita e violentata dal duca e Rigoletto, per vendicare l’offesa, pagherà il bandito Sparafucile perché uccida il Duca. Ma non sarà lui a morire, bensì l’amata figlia Gilda per mano di Sparafucile.

E’ attesa intanto, a Taormina, con il concerto di Ron che farà un omaggio a Lucio Dalla.

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