Messina: Bramanti risponde alla lettera della Cisl

Il candidato a sindaco di Messina, Bramanti, risponde alla lettera/appello del segretario generale della Cisl, Tonino Genovese. “Ho letto con molta attenzione l’appello del segretario generale della Cisl di Messina, del quale condivido pienamente sia i contenuti che l’invito ad evitare una campagna elettorale di urla e passerelle.

Il richiamo alle parole di don Sturzo – prosegue Bramanti – deve essere per tutti noi che abbiamo deciso di impegnarci in prima persona, una bussola preziosa in uno dei periodi più difficili e drammatici per la nostra amata città.

Il ripristino delle condizioni di vivibilità è a mio giudizio il punto di partenza per avviare quel necessario percorso di rilancio che porterà occupazione e sviluppo. Una città che si presenta sporca, senza decoro, abbandonata a sé stessa, è lo specchio di una comunità che ha smarrito la strada e la sua stessa identità.

Soltanto tornando alle radici della nostra storia e della nostra vocazione e, quindi, recuperando forte la nostra identità potremo dare quelle risposte che soprattutto i nostri figli ci chiedono. Ho più volte ribadito che dobbiamo abolire quelli che chiamo “i treni della speranza”, ma per farlo dobbiamo imparare ad intercettare tutte le risorse possibili sia a Palermo, che a Roma che in Europa, con progetti seri, credibili, innovativi.

Un’amministrazione non crea posti di lavoro ma ha un compito insostituibile: riaccendere il motore dell’economia e delle imprese attraverso la messa in campo di servizi, supporti, politiche volte alla riqualificazione ed alla tutela e valorizzazione del territorio.

Dobbiamo riprenderci il diritto di sognare ed io immagino un lunghissimo water front da nord a sud, tale da poter finalmente essere all’altezza della vocazione turistica. Immagino una cittadella fieristica trasformata in polo dell’arte, della cultura, del turismo. I turisti non dobbiamo vederli solo quei pochi minuti che sbarcano dalle navi da crociera giusto il tempo di salire nei pullman verso la provincia. Ci sono meravigliosi siti culturali in tutta la città per non parlare dei villaggi.

Per arrivare a questo dobbiamo iniziare dalla riqualificazione delle periferie, riportandole al centro della politica e non mi riferisco solo agli aspetti urbanistici, ma anche ai servizi, agli spazi verdi. Ho visto troppi parroci diventare gli unici veri assessori ai servizi sociali perché operano in prima linea, spesso in solitudine, contro ogni forma di povertà.

Ha ragione Tonino Genovese quando ci invita alle cose concrete piuttosto che a progetti faraonici destinati a restare sulla carta o nei dibattiti da campagna elettorale. Io sto proponendo un Modello Messina che vede insieme la società civile ed i partiti senza cesure o contrapposizioni.

La qualità della vita è il primo traguardo dal quale cominciare nuovi percorsi. So bene infine che il sindaco di Messina è, almeno fino a quando non interverranno altri fattori, il sindaco Metropolitano e se questo aumenta le responsabilità aumenta anche l’orgoglio di poter difendere un territorio troppo a lungo umiliato. In questo senso ho detto fino a pochi giorni fa al governatore Musumeci che mi batterò insieme a lui affinchè la continuità territoriale non sia una parola vuota o peggio una bandiera che tutti dimenticano finita la campagna elettorale. Dall’affermazione della continuità territoriale dipende il nostro futuro e quello dei nostri figli”.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi