Bari: a Giuseppe Antoci il premio Magna Grecia

È stato consegnato all’auditorium Nino Rota di Bari il XXI premio Magna Grecia awards, all’ex presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe ANtoci.

Magna Grecia awards è una manifestazione che sostiene il progetto “Home” di trenta ore per la vita e che ha scelto, quest’anno, come claim il titolo della poesia “Se saprai starmi vicino”, comune denominatore delle storie premiate.

A condurre la serata, in ricordo di Fabrizio Frizzi, premiato nella scorsa edizione, è stato lo scrittore Fabio Salvatore, accompagnato da Lorella Cuccarini nella conduzione della serata, in qualità di madrina. Premiate le storie e gli esempi di vita ispirati alla solidarietà e all’impegno civile.

A ricevere il premi è stato anche l’ex presidente del parco dei NEbrodi, Giuseppe Antoci, scampato ad un agguato mafioso nel 2016, bersaglio della criminalità organizzata per la lotta contro i clan mafiosi e oggi costretto a vivere una vita blindata.

Il premio è stato consegnato a padre Ibraihm Alsabagh, parroco della comunità latina di San Francesco d’Assisi ad Aleppo, testionie di una guerra che continua a sterminare civili, la sua missione in quel territorio è un viatico per il dialogo, l’accoglienza e la pace.

E, ancora, Daniele Piervincenzi, inviato del programma di Rai2 “Nemo” aggredito da Roberto Spada dell’omonimo clan per la sua inchiesta sulla mafia nel litorale romano.

Gianpietro Ghidini, il papà salva-adolescenti, il manager bresciano che incontra i ragazzi per metterli in guardia dai rischi delle pasticche. Suo figlio Ema morì a 16 anni per un allucinogeno.

Tra i premiati di questa edizione anche Flavio Insinna e la giornalista Rai Tiziana Ferrario. Toccanti le parole di Insinna nel suo ricordo di Fabrizio Frizzi che lo scoso hanno ha ricevuto lo stesso premio.

“Abbiamo premiato le icone nazionali della cultura, del sociale e della comunicazione – ha dichiarato Luigi De Santis, presidente del premio. Le storie di impegno civile che sono state raccontate nel palcoscenico del Nino Rota, hanno fatto da sublime contorno all’inno alla vita che si è alzato dal racconto delle difficoltà affrontate e vinte da alcuni dei premiati”.

Fra queste quella di Giuseppe Antoci, autore dell’ormai famoso “Protocollo Antoci”, uno degli atti normativi più forti contro gli interessi economici dei clan mafiosi legati ai Fondi Europei per l’Agricoltura, recepito nel Nuovo Codice Antimafia e diventato legge dello Stato il 26 settembre 2017.

Antoci ha dedicato il premio a Tiziano Granata e Rino Todaro, i due poliziotti recentemente scomparsi in circostanze in corso di chiarimento da parte della magistratura. Antoci ha ricordato, inoltre il giornalista dell’Agi Paolo Borremeti nei cui confronti è stato sventato un attentato nei mesi scorsi.

“Sono molto onorato di ricevere questo riconoscimento – ha detto Antoci – a due anni da quel vile attentato che ha colpito me e gli uomini della mia scorta. Voglio dedicare questo premio a chi non c’è più ma che c’è stato quella notte e che mi ha salvato la vita: Tiziano Granata coinvolto nel conflitto a fuoco e Rino Todaro, arrivato subito dopo a dare manforte. A loro il mio ricordo e la mia riconoscenza. A voi tutti il mio grazie di cuore”.

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