Catania: Terranostra, “la città non è per anziani e pensionati”

“Catania è una città senza sevizi e con pochissime attività pensate apposta per gli anziani e i pensionati”. Con queste parole il comitato spontaneo Terranostra, attraverso il suo componente Sonia Agata Sofia, chiede di attivare una cabina di regia per creare momenti di aggregazione per la terza età.

“Sono i cittadini – dice Terranostra – che oggi chiedono alle istituzioni e alle associazioni  di essere più vicini alle loro esigenze. La popolazione del capoluogo etneo si fa sempre più vecchia e chiede servizi e strutture in una città che per troppe volte li ha quasi completamente ignorati.

Molte attività a loro dedicate, in passato, sono state assolutamente insufficienti perchè spesso frutto di singole iniziative di poche associazioni. Trascorso il periodo limitato dell’evento, si tornava al punto di prima. Oggi a Catania c’è un universo della terza età che si aggrega in modo del tutto volontario tra mille problemi e carenze.

Spesso a spaventare i piccoli gruppetti di pensionati ci sono gli iter burocratici necessari per chiedere l’utilizzo degli spazi comunali. Bisogna fare in modo, quindi, che questa distanza venga eliminata. Ecco perchè il comitato spontaneo “Terranostra” chiede che vengano individuati, in tutta Catania, centri di socializzazione dove si possa fare sport, parlare o giocare in modo sicuro e quotidiano.

Come comitato vogliamo costruire una sinergia continua con tutti i soggetti interessati per trovare nuovi locali e nuovi servizi atti a sviluppare una programmazione che possa rispondere alle esigenze degli anziani e dei pensionati riducendo al minimo le loro difficoltà. Problemi che si concretano soprattutto nelle piazze o nei parchi dove teppisti e raid vandalici che li tengono lontani chiunque.

A questo si somma la quasi totale mancanza di servizi igienici nelle piazze e il traffico caotico con il rischio continuo di essere investiti tutte le volte che si attraversa la strada. Molti anziani,facendo di necessità virtù, si creano dal nulla i propri circoli ed i propri punti di aggregazione. Esempi che vanno sviluppati in modo articolato. Riappropriarsi del territorio con iniziative specifiche può essere un punto di partenza ma non può bastare.

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