Siracusa: Eracle ed Edipo a Colono aprono la stagione Inda 2018

E’ tutto pronto per l’avvio del 54° Festival al Teatro greco di Siracusa. Eracle di Euripide per la regia di Emma Dante aprirà giovedì 10 maggio, alle 18,45, la stagione che segna la nascita di un vero e proprio Festival del teatro antico con due mesi di programmazione, sei produzioni, tra le quali due eventi unici e il ritorno della commedia “Le Rane” di Aristofane, e tre prestigiose conferenze nel cuore del parco archeologico della Neapolis.

Il giorno dopo, venerdì 11 maggio, sempre alle 18,45, è in programma la prima di Edipo a Colono di Sofocle con la regia di Yannis Kokkos. La stagione 2018, incentrata sul tema “La scena del potere”, costituisce uno sforzo produttivo senza precedenti da parte della Fondazione Inda e si inserisce nel percorso di rilancio avviato negli ultimi due anni che ha permesso di raggiungere nel 2017 oltre 140 mila spettatori, quasi 40 mila dei quali studenti.

L’Inda conferma anche quest’anno la traduzione simultanea in inglese degli spettacoli per dare modo anche ai turisti di poter assistere a un evento che richiamerà a Siracusa grandi nomi del teatro, dello spettacolo e della letteratura.

Le due tragedie, Eracle ed Edipo a Colono si alterneranno dal 10 maggio al 24 giugno. Il 29 giugno è invece in programma il debutto della commedia “I Cavalieri” di Aristofane con la regia di Giampiero Solari e un cast costituito da Francesco Pannofino, Giovanni Esposito, Gigio Alberti, Alberto Catania, Roy Paci e Sergio Mancinelli. Nello spettacolo diretto da Emma Dante, il cast sarà composto da Mariagiulia Colace (Eracle) Serena Barone (Anfitrione), Naike Anna Silipo (Megara), Patricia Zanco (Lico), Carlotta Viscovo (Teseo), Francesca Laviosa (Iris), Arianna Pozzoli (Lyssa), Katia Mirabella (messaggero), Samuel Salamone (corifeo), Sena Lippi e Isabella Sciortino (figli di Eracle insieme a Pozzoli) oltre alle danzatrici Silvia Giuffrè, Sabrina Vicari e Mariella Celia e le due musiciste Serena Ganci e Marta Cannuscio.

In Eracle – ha spiegato Emma Dante. – mi interessa la fragilità, perché non è la forza né il potere a renderlo virile. È la sua anima e il suo coraggio a fare di lui un essere umano, non certo i suoi muscoli. È un semidio invincibile solitario e nevrotico, che all’apice della tragedia gira i tacchi ed esce di scena, non cerca il sacrificio della pena per i suoi delitti, ma fugge dal dolore seguendo il consiglio dell’amico del cuore. È umano Eracle”.

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