Niscemi (Cl): 5.000 piante di droga scoperte dalla polizia

In contrada Valle Niglio a Niscemi, nel nisseno, la polizia di Stato ha scoperto tre serre adibite alla coltivazione di marijuana. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate quasi 5.000 piante e 202 chilogrammi di sostanza essiccata.

La vendita al dettaglio, del solo stupefacente già essiccato, avrebbe fruttato alla criminalità organizzata circa tre milioni e mezzo di euro. Sequestrata anche una pistola con matricola abrasa.

Ieri pomeriggio i poliziotti del commissariato di Niscemi, nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria antidroga, coordinata dalla procura della Repubblica di Gela, presso un fondo agricolo ubicato in contrada Valle Niglio, agro di Niscemi, hanno scoperto tre serre adibite alla coltivazione di marijuana; sequestrando quasi 5000 piante e 202 chilogrammi di sostanza stupefacente già essiccata e pronta alla vendita.

Quando gli agenti hanno fatto irruzione all’interno del fondo agricolo, hanno sorpreso Consalvo Carmelo, 60enne di Vittoria, intento a lavorare all’interno di una delle serre e La Marca Andrea, 30enne, anch’esso di vittoria, nei pressi di un casolare. I due uomini sono stati tratti in arresto per produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Da una prima ispezione del fondo agricolo le tre serre sono coltivate interamente a marijuana per l’intera estensione, stimata in circa 2000 mt/q ciascuna. All’interno del casolare i poliziotti hanno sequestrato una pistola semiautomatica Beretta cal.9×21, con matricola abrasa e 15 cartucce.

L’arma era stata modificata per consentire l’inserimento di un silenziatore. All’interno del casolare è stata trovata la marijuana già essiccata, pronta per la vendita, un grosso tritura foglie e una bilancia di precisione. In una delle serre era stato predisposto un sistema di essiccazione delle foglie raccolte.

Dai primi accertamenti è emerso che il fondo agricolo è stato ceduto in locazione a La Marca Andrea, ma, di fatto, in uso a entrambi gli arrestati. I due arrestati dopo le formalità di rito, su disposizione del P. M. della Procura della Repubblica di Gela, sono stati condotti presso il carcere della città del golfo. Tutta l’area agricola e lo stupefacente essiccato e in pianta sono stati posti sotto sequestro.

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