Butera (Cl): il depuratore mai attivato, danno erariale da 8 mln

Ammonta a otto milioni di euro il danno erariale per il mancato funzionamento del depuratore di Butera, in provincia di Caltanissetta.

La guardia di finanza di Gela ha appena concluso un’indagine sul depuratore di Butera interamente finanziato dalla regione e mai messo in funzione.

All’epoca il progetto venne approvato dal commissario delegato per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia, aveva ottenuto il finanziamento da parte dell’agenzia regionale per i rifiuti e le acque nel mese di ottobre 2006, per oltre quattro milioni di euro, da gravare sui fondi del CIPE.

I lavori per il depuratore erano stati iniziati a maggio del 2007 e dovevano essere conclusi in un anno e mezzo, entro il 2008 dunque. A cauusa di una lunga serie di motivazioni (tra cui diverse sospensioni, mancanza di autorizzazioni, impossibilità di accesso ai luoghi, perizie di variante ed altro ancora) i lavori si sono protratti fino al 19 agosto del 2013. Proprio in questo giorno era stata accertata l’ultimazione dei lavori e le opere erano state collaudate positivamente il dieci giugno del 2014. In realtà le opere erano state collaudate positivamente nonostante il mancato collegamento alla rete elettrica. Da quella data, trascorsi ormai quasi quattro anni, l’impianto di depurazione non è ancora funzionante.

I finanzieri hanno avuto modo di riscontrare l’anomalo caso relativo allo scarico delle acque reflue prodotte dal comune di Butera che, seppur apparentemente provvisto di impianto di depurazione, continuava (e continua) a scaricare tali liquami all’interno del canalone che li convoglia direttamente verso il bacino del lago Comunelli le cui acque, oltre ad essere utilizzate dagli agricoltori della zona, sfociano nella zona di marina di Butera.

La Corte dei Conti di Palermo ha incaricato la compagnia di Gela di accertare l’eventuale danno erariale con riferimento ad azioni negligenti o omissioni di diversi soggetti, anche appartenenti alla pubblica amministrazione, correlate alla mancata funzionalità dell’impianto di depurazione del comune di Butera.

Il depuratore, risalente al lontano 1989, aveva avuto diverse correzioni e rielaborazioni per poter essere adeguato di volta in volta alle prescrizioni dalla regione ritenute necessarie per giungere al finanziamento finale.

Attualmente sono stati segnalati alla procura della corte dei Conti per danno erariale i rup pro tempore, il progettista e il direttore dei lavori, i legali rappresentanti delle imprese riunitesi nell’Ati esecutrice dei lavori, il collaudatore tecnico amministrativo dei lavori, il responsabile del settore tecnico pro tempore del comune di Butera, i sindaci pro tempore del comnune di Butera, i funzionari della regione e in particolare il dirigente dell’ispettorato regionale tecnico e i dirigenti del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti. Il danno erariale procurato alla regione è stato quantificato in più di quattro milioni 600 mila euro.

È stato calcolato che alla data di ultimazione dei lavori prevista dal contratto di appalto stipulato fra il comune e l’impresa, fino al 31 dicembre del 2017 il comune di Butera non avrebbe avuto introiti per 3.700 mila euro. Il danno erariale accertato e segnalato alla procura regionale della corte dei conti, ammonta a oltre 8 milioni di euro.

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