Geraci Siculo (Pa): “Gandolfo Felice Bongiorno architetto nelle Madonie”

Nuovo appuntamento con “30 libri in 30 giorni”, la manifestazione organizzata in Sicilia dall’associazione BCSicilia”. Domani, venerdì 13 aprile, alle 19.00 al Risto pub “Alla vucciria” in corso Vittorio Emanuele a Geraci Siculo sarà presentato il libro di Salvatore Farinella dal titolo “Gandolfo Felice Bongiorno architetto nelle Madonie del secondo Settecento”.

La manifestazione è promossa da BCsicilia, l’associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con il forum di giovani, la parrocchia di Santa Maria maggiore e il museo ecclesiastico di Santa Maria Maggiore.

Dopo l’introduzione di don Francesco Sapuppo, presidente della sede locale di BCsicilia e di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia presenterà il libro, tra parole e immagini Salvatore Farinella.

Il libro di Salvatore Farinella, “Gandolfo Felice Bongiorno Architetto nelle Madonie del secondo Settecento fra rococò e avvio del nuovo classicismo 1751-1794”, propone la figura di un architetto madonita già noto ma ora descritto come un vero “professionista” piuttosto che un dilettante come finora è stato inteso: la quantità e la qualità di opere progettate e realizzate, e la circostanza che dai suoi contemporanei egli era indicato col “titolo” di architetto, insieme al fatto che per alcuni suoi lavori egli venne perfino remunerato, pongono senza dubbio il Bongiorno – gangitano di nascita ma madonita anche per ragioni di parentela – fra la folta schiera di architetti del Settecento che operarono in Sicilia.

Personalità  culturale  di  rilievo, Gandolfo Pietro Felice Bongiorno  (1722-1801)  fu un personaggio eclettico nel senso più ampio del termine: appartenente a una autorevole famiglia aristocratica gangitana del Settecento, per circa un cinquantennio egli rappresentò l’epicentro della cultura locale e madonita, perfetto esemplare di patrizio della sua epoca, colto e raffinato ma anche arrogante e uomo d’affari, ma anche grande mecenate e vera “anima” culturale della famiglia.

Autore di scritti ma soprattutto motore di quel fermento intellettuale che a metà del XVIII secolo caratterizzò il borgo di Gangi e tutte le Madonie, sembra che Gandolfo Felice Bongiorno prediligesse svolgere l’attività di architetto, e in tale veste la sua attività si distribuisce in circa mezzo secolo nel corso della seconda metà del Settecento: dalla ricerca d’archivio il Bongiorno esce come un abile e capace architetto, un progettista versatile nel campo  dell’edilizia (chiese  ed  edifici  pubblici), degli apparati decorativi (interni di chiese  con decorazioni a  stucco e pittoriche), del “design” (mobili, statue e apparati funebri), opere realizzate all’interno di un ambito geografico circoscritto (almeno finora) alle alte Madonie, fra Gangi a Geraci Siculo, da Petralia Soprana a Polizzi Generosa e che vengono descritte nel volume che costituisce il suo primo “catalogo”.

Salvatore  Farinella  (Dumfries,  Scozia, 1960), architetto, storico e saggista, vive a Gangi e lavora presso il comune di Nicosia dove dirige l’ufficio del piano e del centro storico: è presidente della nuova accademia degli industriosi della città di Gangi. È stato promotore e  ideatore, curandone la realizzazione, di varie iniziative culturali, fra le quali l’apertura del museo  archeologico (1995 ), l’istituzione dell’archivio storico del comune di Gangi (1996), l’organizzazione della mostra Vulgo dicto lu Zoppo di Gangi (1997), l’apertura del museo delle armi e  del museo etnoantropologico (2006).

Come consulente del Comune di Gangi ha curato la  mostra Filippo Quattrocchi gangitanus sculptor. Il senso barocco del movimento (2004) e  le Celebrazioni del 250° anniversario dei dipinti del palazzo Bongiorno e della fondazione dell’Accademia degli Industriosi di Gangi (2008). Ha curato la progettazione grafica del volume di C. Valenziano, La Parusia per il Giudizio Universale dello “Zoppo di Gangi”Giuseppe Salerno (Palermo 2010). Nel campo della ricerca storico – archivistica è impegnato nell’approfondimento di temi legati alla storia, alla storia urbana, alla cultura etnoantropologica, alla cultura architettonica e figurativa di Gangi, delle Madonie e dell’area nicosiana.

Ha pubblicato diversi volumi: La chiesa dello Spirito Santo in Gangi. Fabbricazione, trasformazioni e fatti d’arte dal 1576 attraverso i documenti inediti (Edizioni Valdemone 1999), La chiesa di Santa Maria della Catena in Gangi. Guida alla storia e all’arte (2003), Filippo Quattrocchi gangitanus scupltor (2004), I Ventimiglia. Castelli e dimore di Sicilia (Editori del Sole 2007), Di cu cci dìcinu. Cognomi e ‘ngiurie a Gangi dal XIV al XX secolo (2008), Il palazzo dei Bongiorno a Gangi. La famiglia, il palazzo, i dipinti (2008), Storia delle Madonie. Dalla  Preistoria al Novecento (Edizioni  Arianna  2010), Engyon. Dal Mito alla Storia (Edizioni NovaGraph  2010), L’abbazia di Santa Maria di Gangi Vecchio. Storia, arte e misteri dell’antico cenobio benedettino (edizione digitale 2013), Nicosia Civitas Costantissima. L’aspetto della città demaniale fra Cinquecento e Seicento con una lettura del coro ligneo dei Li Volsi (2017), Il Circolo di Cultura “Giuseppe Mazzini” di Gangi. 150 anni di storia (1866 – 2016) (2017) , Il giorno dello Spirito Santo a Gangi. Culto, festa e processione fra storia e tradizione (2017),  Gandolfo Felice Bongiorno Architetto nelle Madonie del secondo Settecento fra rococò e avvio del nuovo classicismo 1751 – 1794 (2017) , Gangi. La Storia dal Medioevo al Novecento. 1 – Dalla fondazione normanna alla fine dell’Età Medievale (XII – XV secolo) (2017), Il “beato” Egidio da Mola e santa Rosalia: due Santi per una peste (2018), oltre a numerosi articoli e saggi in convegni e in collaborazioni editoriali.

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