Palermo: riforma dei forestali solo a parole

Riceviamo e pubblichiamo

Le impressioni che vengono fuori nel periodo attuale sono quelle di un settore a cui il governo regionale nonostante si dica che abbia a cuore il problema dei forestali, non riesce a mettere in atto ciò che la stragrande maggioranza dei lavoratori chiede.

Se da un lato l’Assessore alla Salute Ruggero Razza ha dato l’input per avviare la stabilizzazione, da lato forestale la situazione reale è molto complessa e articolata su vari fronti. Si mette in evidenza questo fattore perché i proclami fatti in tempi remoti e non, sembrano che siano stati dimenticati e questo per un settore ove l’incertezza e i dubbi sono all’ordine del giorno, può risultare pericoloso per tutti.

I lavoratori sono ormai esausti su tutto il sistema  che vive e vegeta a a livello regionale da un bel pò e,  pensare che ancora questi debbano prendere in giro tanta gente con promesse  non mantenute, non può che mettere in atto il fatto di scendere da subito in piazza per reclamare ciò che spetta.

Anche i sindacati attendono notizie in merito e nonostante questo, si cullano su allori promessi dagli addetti ai lavori, ma seppur hanno capito che la presa in giro è per tutti, non hanno il coraggio di ammettere le loro colpe. Attendere ancora più del dovuto non ha senso e, il perdere tempo adesso può essere tardivo per la fine dell’anno, quando i tempi non sono favorevoli agli operai se, dovessero effettuare delle giornate in più.

Spingere adesso rimane l’unica arma plausibile da sfruttare per dare un segnale forte al governo che non può permettere più di perdere tempo in un problema che deve essere chiarito da subito, anche perché i lavoratori si sono riposati abbastanza, visto che Musumeci non doveva dare attimi di tregua a tutti i lavoratori.

Il Procuratore della Corte dei conti di Palermo, ha detto la sua sui conti della Regione Sicilia, definendola in “prognosi riservata”, seppur apprezzando lo sforzo di Musumeci dopo l’era Crocetta ma, con molti nodi che ancora devono venire al pettine. Ricordiamo che negli anni passati la Corte dei Conti in merito ai Forestali ha criticato spesso le vicissitudini di tappare i buchi con fondi ai limiti del possibile, non trovando mai una soluzione definitiva per una massa di gente che potrebbe essere situata e gestita diversamente.

Se da ora in poi il tutto deve essere gestito in dodicesimi e/o in base ai fondi già disponibili (?) questi devono agire prontamente, ma siccome ad oggi niente di nuovo si vede all’orizzonte, si può pensare che nuovamente i lavoratori forestali siano caduti nel tranello!

Antonio David

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