Palermo: ai forestali non basta il “dobbiamo e faremo” del governo regionale

Si è chiusa la fase di incontri dei sindacati confederali e di base, con gli esponenti del governo Musumeci:  l’assessore all’agricoltura Edy Bandiera e l’assessore al Territorio e Ambiente Totò Cordaro.

Tavola rotonda su argomenti cari al settore forestale, sia per quanto riguardo l’aspetto del territorio con la salvaguardai dei boschi e sia per l’aspetto di prevenzione sugli stessi.

I rappresentanti delle categorie dei lavoratori hanno preso parte separatamente agli inviti, esponendo i punti essenziali del settore per migliorare l’attuale situazione del comparto, cercando di intavolare situazioni migliorative per il bene comune, visto che i forestali tanto possono dare in ambito territoriale per migliorare qualsiasi aspetto.

Non sono mancate le lamentele o per meglio dire abbiamo sentito l’umore dei lavoratori che non hanno avuto risposte concrete da obiettivi che potevano essere esposti o raggiunti in fase di interlocuzione.

Ne fa eco Antonio David , lavoratore e blogger del sito  ForestaliNews che non si è tirato indietro ad esporre la realtà dei fatti. “Da questi incontri che si sono avuti in questi giorni- dice David – i sindacati in genere non hanno portato a casa niente di nuovo rispetto agli altri anni, seppur con la buona volontà di essere stati presi in considerazione dagli esponenti del nuovo governo, non hanno battuto i pugni su situazioni inerenti le aspettative della forza lavoro. Il “dobbiamo, il cerchiamo e il faremo” porta soltanto a prendere tempo e allungare l’agonia che perseguita i lavoratori annualmente. La prevenzione che deve farsi già a Marzo, così come detto dal governo regionale in tempi recenti, già è stata postergata sempre a parole nei mesi di Aprile-Maggio e, conoscendo la lenta burocrazia, porterà il tutto a tempi non consoni con le attualità e la fattibilità del sistema”.

 Certamente i lavoratori hanno chiesto durante gli anni e durante le proteste in piazza, un miglioramento e un adeguamento strutturale di un sistema precario che latita da diverso tempo , ma i governi che si sono susseguiti sono rimasti sempre sordi, tranne nel periodo del governo Lombardo, dove questi anno effettuato un turno di 51 giornate in più.

“Non possiamo continuare a sopravvivere con 78 e 101 giornate,-  continua Antonio David – si deve almeno arrivare a formare due soli contingenti e cioè di 151 e OTI, per poter ottemperare a tutto ciò di cui il territorio ha bisogno. Nessuno dei sindacati ha gridato agli assessori di avere questo aumento di giornate, ma si è parlato solo di migliorare (giustamente) i mezzi antincendio e di separare la graduatoria unica , visto che i settori di competenza di antincendio e manutenzione sono diversi. Penso che, –  conclude – se i lavoratori vogliono avere qualcosa di sostanzioso nei fatti devono scendere nuovamente in piazza, contesto in cui i vari Assessori in campagna elettorale volevano che si ripetesse, ma per forza di situazioni il cambiamento è obbligo , vista anche lke buone volontà che il governo ha, ma non dimenticando che  la povertà dietro l’angolo”.  Situazione quindi da monitorare e da decidere e mettere in cantiere , con la prevenzione alle porte e con tanti problemi ancora da risolvere.

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