Catania: arriva “La fortuna con la Effe” al teatro Don Bosco

Da domani, venerdì 26 gennaio a domenica 28 gennaio il teatro don Bosco di Catania ospiterà la rappresentazione di “La fortuna con la Effe”, commedia brillante prodotta da Erre production e dalla compagnia Carmelo Longo con Carmelo Caccamo.

Quattro gli appuntamenti previsti in questo fine settimana. Si inizia venerdì 26 gennaio alle 21.00 e si replicherà sabato 27 gennaio alle 17.00 e alle 21.00 e, infine, domenica 28 gennaio alle 18.00.

Talvolta il destino percorre dei sentieri imprescrutabili ed accade che, in un’esistenza avvolta da uno sconfortante alone di miseria e disillusione, si spalanchi improvvisamente uno spiraglio di speranza. È proprio questa la fortuna con l’Effe maiuscola che giunge, impensabile e travolgente, ad investire la vita del povero Giovanni.

La vicenda narrata prende corpo in un umile malandato e gelido appartamento di un quartiere popolare e degradato della Catania del secondo dopoguerra, una vita afflitta da fame, freddo, umidità e da una continua lotta per la sopravvivenza accanto alla devota moglie Cristina e al loro figlio adottivo Erricuccio, ragazzo a dir poco strampalato e bizzarro che sarà vero protagonista dell’intera vicenda.

A completare il quadro di questo folcloristico ed esilarante spaccato di vita quotidiana saranno numerosi altri stravaganti personaggi che popolano il condominio dei protagonisti e invadono continuamente di vita quotidiana numerosi altri stravaganti personaggi che popolano il condominio dei protagonisti e invadono continuamente la loro modesta dimora. Si va dall’immancabile portiera pettegola ed invadente alla moglie fedifraga che approfitta delle trasferte di lavoro del facoltoso marito per cornificarlo, dagli avvocati trafficihini che sfruttano la povera gente per portare a termine i propri sordidi propositi fino ai ricchi borghesi completamente insensibili nei confronti della condizione di disagio e sconforto delle classi sociali più sfortunate.

Un affresco vivico, colorato ed irresistibile di un contesto storico-sociale che ci è assolutamente familiare e verso il quale è del tutto naturale provare profonda partecipazione.

Ecco, però, l’imprevedibile colpo di scena: muore improvvisamente il fratello di Giovanni, emigrato da decenni in America, lasciandolo unico erede di una fortuna immensa costituita da cinquanta milioni di dollari, una sontuosa villa a Taormina ed un piccolo tesoro di monete antiche e gioielli tempestati di pietre preziose.

Un’unica clausola, l’erede non dovrà avere figli altrimenti questo strabiliante capitale finirà direttamente nelle mani del primogenito e lui rimarrà completamente a bocca asciutta. Uno spettacolo sicuramente di impostazione tradizionale, ma che lascerà lo spettatore soddisfatto e soprattutto divertito. Con Carmelo Caccamo, in scena anche Giancarlo Kory, Anna Di Maio, Massimo Carbonaro, Tino Mazzaglia, Saretto La Rosa, Enzo Seminara, Palmira Russo, Nadia Ragonese, Marzia Stella, Salvo Monforte e Rossella Bongiovanni.

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