Pace del Mela (Me): inceneritore, “il soprintendente Micali è avvertito”

Ieri pomeriggio sono stati più di 500 i cittadini che hanno partecipato alla mobilitazione alla soprintendenza di Messina. Al centro sempre la realizzazione del mega inceneritore A2A. La manifestazione di ieri aveva come obiettivo di richiamare la Soprintendenza al rispetto del piano paesaggistico dell’ambito 9.

Con autobus stracolmi e mezzi propri, i manifestanti hanno raggiunto Messina, nonostante fosse un giorno lavorativo. I cittadini non sono per nulla intenzionati a rassegnarsi davanti all’arroganza di chi vorrebbe a tutti i costi un inceneritore di fatto abusivo.

“A circa un mese dalla nostra richiesta e solo grazie alla mobilitazione popolare – dicono i comitati e le associazioni ambientaliste – il soprintendente di Messina Orazio Micali stavolta ha accettato di riceverci in delegazione assieme ad altre associazioni del territorio, a cui si sono aggiunti alcuni tra sindaci e deputati”.

Non sono però mancate le polemiche da parte del soprintendente Micali. Ha rivendicato di non aver voluto accettare in un primo tempo l’incontro con la scusa di non poter perdere tempo per discutere amenamente.

“All’incontro siamo arrivati armati di tutta la documentazione del caso per rendere evidente al soprintendente che l’inceneritore di A2A è categoricamente vietato dal piano paesaggistico”. Proseguono le associazioni ambientaliste che puntualizzano: “l’impianto si trova come lo stesso Micali ha di fatto ammesso, nelle aree sottoposte nel piano al regime normativo “12o”.

Il piano afferma che “in queste aree non è consentito realizzare discariche di rifiuti urbani ed impianti per il trattamento dei rifiuti”.

Il soprintendente, però, secondo quanto ricordano le associazioni ambientaliste e i comitati contro l’inceneritore, “non ha voluto seguire il ragionamento ed anzi, paradossalmente, ha messo in dubbio che il piano contenga prescrizioni. Inoltre, ha preso le distanze dai contenuti del piano e ha sparato a zero sul ministero dei beni culturali, giudicato incompetente e le cui posizioni negative sull’inceneritore sono state definite illegittime ed ideologiche”.

Il MiBACT fino ad ora ha assunto una posizione contraria all’impianto di A2A. “Abbiamo espresso a MIcali la nostra intenzinoe di mettere in campo tutte le possibili azioni legali nel caso in cui il piano paesaggistico non venga correttamente applicato nel parere sull’inceneritore – continua la nota – il soprintendente sembra non aver gradito tale determinazione, affermando di considerarla come una minaccia. Se ne faccia una ragione, noi siamo determinati a giocare la partita fino in fondo e a vincerla, insieme a tutti i cittadini”.

Le associazioni e i comitati chiedono ai cittadini di continuare una battaglia che non può essere soltanto legale. I cittadini dovranno presto tornare a far sentire la propria voce, anche inchiodando politici ed amministrazioni alle proprie responsabilità.

Intanto alla Regione oggi si svolgerà una riunione tra vari sindaci del comprensorio. Oggetto della discussione è la possibilità, da noi più volte auspicata, di intervenire legalmente contro i ricorsi che puntano ad annullare o modificare il piano paesaggistico, spianando la strada all’inceneritore.

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