Catania: rimpatriato un algerino di 32 anni

Aveva diversi alias il cittadino algerino mane Melal Melaie, 32 anni, arrestato dagli agenti della Digos delle questure di Catania e Torino.

Il giovane è ritenuto soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Lo straniero era stato rintracciato a Milano lo scorso 19 giugno dopo una capillare attività investigativa svolta dalla sezione antiterrorismo della Digos di Catania conclusasi con la denuncia di Melaie alla locale autorità giudiziaria per istigazione a commettere delitti di terrrorismo.

Gli approfondimenti svolti dalla Digos etnea avevano evidenziato una particolare radicalizzazione ed inclinazione alla violenza dello straniero che aveva tra l’altro pubblicato sul proprio profilo facebook un link titolato “spunta la mappa dello sterminio: così la jihad elimina i cristiani” commentandolo con una frase di consenso. Tramite un’analisi trasversale di alcuni siti web, è risultato essere collegato a diversi articoli diffusi su fonti aperte relativi alle persecuzioni poste in essere nei confronti delle comunità cristiane in Medio Oriente da parte delle milizie jihadiste.

Melaie, senza fissa dimora, era entrato in Italia a gennaio del 2016 tramite la frontiera dell’isola di Lampedusa. Dopo essere stato denunciato una prima volta a febbraio nello stesso anno per resistenza a pubblico ufficiale, era stato sottoposto ad un primo provvedimento di espulsione con ordine del questore di Catania a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.

A maggio scorso il tunisino era stato sottoposto a controllo sempre nel capoluogo etneo e in tale circostanza era reso destinatario di un ulteriore decreto del questore di allontanamento dal T.N. entro sette giorni.

Dopo il provvedimento era giunta segnalazione alla Digos di Catania di comportamenti penalmente censurabili commessi da Melaie.  Melaie è stato denunciato per apologia di atti di terrorismo. Una volta rintracciato a Milano, era stato collocato al centro di permanenza per rimpatri di Torino.

Qui ha trascorso circa tre mesi in attesa del completamento delle incombenze burocratiche, evidenziandosi sin da subito per la sua particolare inclinazione alla violenza ed assoluta mancanza di dialogo e collaborazione con il personale operante nella struttura.

L’ultima volta lo straniero era stato arrestato lo scorso 5 agosto per aver appiccato il fuoco all’interno della propria stanza mettendo in pericolo la sicurezza anche degli altri ospiti del centro e pochi giorni dopo era stato nuovamente arrestato per aver arrecato gravi danni all’impianto idro-sanitario e ad altre parti della struttura di accoglienza.

Dopo aver ripetutamente sollecitato le competenti autorità diplomatiche algerine, pochi giorni fa gli è stato ritirato il lasciapassare, e Melaie è stato definitivamente rimpatriato in Algeria con volo di partenza da Torino, facente scalo a Roma e diretto ad Algeri.

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