Gela (Cl): “donne d’onore” gestivano gli “affari” dei mariti boss

E’ stata denominata “Donne d’onore” l’operazione condotta all’alba di oggi a Gela nel nisseno. Sei persone, tra cui donne sono finite in carcere perché avrebbero gestito gli “affari” dei mariti, attualmente detenuti in carcere.

Sarebbero state le arrestate, secondo gli inquirenti, ad impartire gli ordini, mentre i boss mariti erano in carcere. L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Gela, coordinati dal procuratore aggiunto di Caltanissetta, Lia Sava.

Le tre donne arrestate avrebbero anche gestito il racket delle estorsioni e il traffico di droga “con fredda e lucida determinazione”, come emerge dall’inchiesta.

Le manette sono scattate ai polsi di: Nicola Liardo , 43 anni; il figlio Giuseppe LIardo, 20 anni e il genero Salvatore Raniolo, 27. Arrestato anche il catanese Salvatore Crisafulli, 39 anni.

domiciliari per Teresa Chiaramonte, 44 anni di Catania, moglie di Crisafulli; Monia Greco, 40 anni di Gela, moglie di Nicola Liardo.  Obbligo di firma, infine, per Dorotea Liardo, 22 anni, figlia di Nicola Liardo e moglie di Salvatore Raniolo.

Ai sette indagati vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso, estorsione aggravata e danneggiamento a colpi di arma da fuoco.

 

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