Roccalumera (Me): rubano più di 200 Kg di limoni, 3 arresti

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Roccalumera, nel messinese, per furto aggravato di oltre 200 Kg di limoni di pregiata qualità. Alle prime luci dell’alba di ieri, domenica 10 settembre, i carabinieri della stazione messinese di Roccalumera hanno arrestato in flagranza di reato Santo Napoli, Alfredo Tinagli e Gionatan Tripodo, rispettivamente 53, 36 e 27 anni.

Tutto è iniziato intorno alle tre e mezza del mattino quando una pattuglia dei carabinieri, nel corso di un servizio di controllo del territorio, ha notato un’auto sospetta in sosta lungo la strada provinciale 28 all’altezza di un terreno coltivato ad agrumi.

I carabinieri hanno controllato il mezzo a bordo del quale vi era Tinaglia. L’uomo non è stato in grado di fornire spiegazioni voncinventi per giustificare la presenza di circa 60 Kg di limoni trovati nel bagagliaio della sua auto.

Insospettiti dalla circostanza, i carabinieri hanno subito chiamato i rinforzi e, insieme ad altre pattuglie delle stazioni di Roccalumera e Alì Terme, hanno circondato l’intera area, per poi effettuare un minuzioso rastrellamento dell’agrumeto alla ricerca di ulteriori elementi ed eventuali complici.

In questa fase sono stati scoperti anche gli altri due: Napoli e Tripodo che avevano optato per nascondersi tra la circostante vegetazione, sperando di farla franca. Vistiti scoperti, i due malfattori hanno provato ad approfittare dell’oscurità per darsi alla fuga a piedi ma, grazie all’efficace dispositivo dell’Arma e alla pronta reazione degli operanti sono stati subito intercettati e bloccati.

Nel corso della contestuale ispezione dei luoghi, sono stati trovati altri 150 kg di limoni, già asportati dalle piante e riposti in alcuni sacchi di iuta. I malfattori erano pronti a caricare i limoni raccolti nell’auto.

Tutta la refurtiva per 210 Kg di limoni di pregiata qualità, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. I tre arrestati, invece, sono stati condotti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa del rito direttissimo.

 

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