Salina (Me): Francesco d’Assisi in una mostra cinematografica

San Francesco, il poverello d’Assisi, rivive a Salina (Eolie-Messina) attraverso i film indimenticabili dedicati ad una delle figure religiose più amate di tutti i tempi.

Alla sua figura è stato riservato uno spazio privilegiato: da Roberto Rossellini a Franco Zeffirelli, da Liliana Cavani a Lina Wertmuller.

Francesco è uno degli uomini più rivoluzionari della storia della chiesa e della società, anticonformista già da giovane perché lascia ozi e vizi lanciandosi nella meravigliosa avventura della sua vita, da qui il forte fascino suscitato nei registi del grande e piccolo schermo.

Il percorso fotografico, corredato da video e pannelli illustrativi, è stato inaugurato domenica 27 agosto alle 18.00 nel salone dei congressi del comune di Malfa per rimanere aperto fino al 24 settembre. Ogni giorno dalle 19.00 alle 23.00 con ingresso libero e una guida a disposizione.

La mostra “Francesco nel cinema” è stata curata dalla cineteca nazionale e del centro sperimentale di cinematografia di Palermo, e per la prima volta approda nella provincia di Messina, dopo essere stata ospitata in altre prestigiose location. Il progetto, fortemente voluto dall’assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana Carlo Vermiglio, nasce su iniziativa della soprintendenza ai beni culturali di Messina.

“Il cinema, tra le diverse arti, – sottolinea il soprintendente Orazio Micali – riesce meglio a raccontare al mondo la vita di un popolo e i cambiamenti di una nazione. Diventa linguaggio visivo di incomparabile forza e di potente suggestione capace di veicolare, con la forza delle idee e delle immagini, valori legati alla spiritualità umana così come affiora nell’intimo delle persone, a qualsiasi religione e cultura esse appartengano. L’obiettivo di questa mostra è valorizzare il legame tra isola, beni culturali e Cinema”.

Infatti, alcun film e sceneggiati televisivi su San Francesco hanno avuto ambientazioni siciliane, a cominciare dal Santuario di Monreale. Al momento inaugurale, oltre a Micali, erano presenti i sindaci di Malfa, Clara Rametta e di Santa Marina Salina, Domenico Arabia; il direttore del centro sperimentale di cinematografia di Palermo, Ivan Scinardo; il deputato regionale Nino Germanà, l’architetto Irene Ruggeri della soprintendenza di Messina.

“Sono felice di accogliere a Salina una mostra celebrativa su San Francesco – sottolinea il sindaco Rametta – Salina è un’isola legata sia alle tradizioni religiose, sia al cinema, dunque il connubio che emerge da questa esposizione è assolutamente significativo per raccontare alla nostra comunità e ai turisti uno spaccato interessante cinematografico e televisivo, capace di ricordare il valore dei beni culturali come location e set di film, e un personaggio così bello come Francesco”.

Immagini, documenti, foto di scena, fotogrammi, stralci di sceneggiature, partiture delle colonne sonore, corrispondenze private tra autori sono alcuni degli elementi dell’esposizione, perlopiù composta da materiale inedito, che parte dal primo film realizzato sul santo, “II poverello d’Assisi” di Enrico Guazzoni, del 1911 per proseguire con altre pellicole, l’epocale “Francesco, giullare di Dio” di Roberto Rossellini, del 1950, scritta dal regista stesso.

Il film costituisce un’operazione sofisticata, che sin dall’uscita non mancò di scandalizzare i benpensanti. Franco Zeffirelli nel 1972 dedica a San Francesco “Fratello sole, sorella luna” la cui scena finale viene girata proprio nel duomo monrealese. Anche quest’opera viene ricordata sia con immagini che con pezzi della sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Suso Cecchi d’Amico e Lina Wertmuller.

Poi l’attenzione si focalizza sulla filmografia di Liliana Cavani, nella quale la figura di Assisi rappresenta un vero e proprio leitmotiv. La regista infatti si misura con la figura di Francesco nel 1966 in uno sceneggiato televisivo e nel 1989, con il film “Francesco”, impersonato dal celebre Mickey Rourke, e infine nel 2014, con una nuova miniserie televisiva.

Buona parte della raccolta proviene dagli archivi della Cineteca Nazionale e della Biblioteca Luigi Chiarini del Centro Sperimentale di Cinematografia. L’allestimento è stato curato da Rino Cammarata.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi