Catania: migrante somala e la figlia minorenne sequestrate da connazionali
Due somali sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Catania. Sono rei di aver sequestrato due connazionali: una migrante somala e la figlia minore.
Le manette sono scattate ai polsi di Osman Ahmed, 23 anni e Moulid Hassan, 22 anni, entrambi pregiudicati. Deveono rispondere del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione in quanto, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto come prezzo della liberazione, hanno sequestrato la connazionale con la figlia minore, minacciando la donna di non liberarle se non previo pagamento di una somma di denaro.
Il provvedimento accoglie gli esiti di un’attività di indagine avviata dalla squadra mobile a seguito di una denuncia sporta da una cittadina somala giunta al porto di Catania lo scorso 14 luglio a bordo di una nave della guardia costiera italiana soccorritrice. La donna ha riferito che il suo connazionale Ousman, incontrato a Giardini Naxos, si era offerto di aiutarle a raggiungere Milano.
In realtà, però, l’uomo le aveva segregate in un appartamento, costringendo la donna a contattare la propria famiglia in Somalia per farsi inviare 1000 dollari, necessari per le spese di viaggio e per la liberazione delle familiari.
Ricevuti 300 euro la giovane è stata accompagnata da un altro suo connazionale nei pressi di un terminal degli autobus di Catania. Qui è stata abbandonata insieme alla figlia.
Le indagini hanno permesso di riscontrare quanto dichiarato dalla donna e di risalire ai due somali che risiedevano nel comune di Piazza Armerina nell’ennese dove sono stati arrestati. Per tutti e due si sono aperti i cancelli del carcere di Enna.