Tortorici (Me): il ministero boccia la delibera sulla rideterminazione pianta organica

Il ministero dell’Interno ha “bocciato” la delibera di giunta di Tortorici (Me) numero 53 del 22 giugno scorso, che prevedeva la rideterminazione della dotazione organica.

Il ministero dell’Interno ha dichiarato improcedibile la delibera perché sbagliata nei presupposti, nel contenuto e priva dell’oggetto del provvedimento, ossia la rideterminazione della dotazione organica, ai sensi del Testo unico degli enti locali. Questa la motivazione del ministero.

I problemi che si presentano adesso sono diversi. “Primo fra tutti lo spreco di tempo che ne è derivato – commenta Sebastiano Calà Scarcione, già consigliere comunale a Tortorici – atteso che adesso tutta l’intera procedura per la rideterminazione della dotazione organica dovrà iniziare da capo, quindi il consiglio comunale dovrà adottare un regolamento con cui vengono fissati i criteri per la mobilità dei dipendenti”.

Adesso, una volta che il consiglio comunale avrà approvato il regolamento per la mobilità dei dipendenti, lo stesso sarà soggetto ad una doppia pubblicazione per diventare esecutivo. Poi seguirà la formazione di una graduatoria con cui si stabilirà chi dovrà essere posto in mobilità.

Secondo il Ministero, a Tortorici la dotazione organica non può prevedere più di 40 posti, in considerazione del numero degli abitanti che al 31 dicembre del 2015 risultava essere di 6.435 cittadini. Per mettere in mobilità i dipendenti il comune, secondo quanto scritto dal ministero, deve fare una graduatoria in cui si stabilirà chi dovrà essere posto in mobilità.

Per rendere ancora più chiaro il procedimento, il ministero ha predisposto una tabella esemplificativa per fare un esempio di dotazione organica per categoria e nell’ipotesi che vengano istituiti posti a tempo parziale.

Mi auguro – conclude Calà Scarcione – che questa volta la procedura venga seguita e, soprattutto, che i singoli atti da adottare non vengano approvati da organi che non ne hanno il potere. E, infatti, l’unico organo deputato all’adozione del regolamento è il consiglio comunale.

La delibera 63 del 22 giugno scorso è stata adottata dalla giunta municipale il cui unico potere è quello di indicare le figure professionali delle quali il comune può fare a meno, e solo di concerto con i sindacati, ma mai quello di indicare i nomi dei dipendenti che, seguito l’iter, verranno indicati dal responsabile del servizio.

Inoltre, i pareri nella delibera di consiglio comunale – conclude l’ex consigliere comunale –  dovranno essere espressi sempre dai responsabili dei servizi e non dal segretario comunale come è stato fatto nella delibera di giunta bocciata dal ministero. Tutto ciò senza considerare che il consiglio comunale non ha ancora approvato l’ipotesi di bilancio di previsione 2017 stabilmente riequilibrato”. Una ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato doveva essere approvata entro il 10 aprile scorso.

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