Tortorici (Me): “Nte vaneddi…”, quando cultura e tradizione si incontrano

“Tortorici quando si impegna c’è. C’è un paese vivo che riesce a fare cose normali rispettando le regole e attirando migliaia di visitatori”. Così Yuri Paterniti Martello dell’associazione Giovani oricensi, commenta la riuscita della settima edizone di “Nte vaneddi i Turturici…è arte”.

Per una sera le antiche vie del centro tipicamente medievale del messinese, illuminate ad arte, decorate con centinaia di palloncini colorati, sono state teatro della manifestazione che continua a mietere successi e cresce anno dopo anno. (nella foto una delle tradizionali vanelle in uno scatto di Giulio Milone, fotografo ufficiale della manifestazione)

Tra archi, scalinate ed antiche chiese, i numerosi visitatori hanno potuto assistere a spettacoli di circo contemporaneo, teatro di strada, mostre di fotografia e di pittura e ancora artigianato, bigiotteria. Non sono mancati i momenti con la buona musica, soprattutto folkloristica tipica della tradizione nebroidea e gli appuntamenti con le degustazioni di eccellenze gastronomiche di Tortorici e di tutto il territorio nebroideo.

La manifestazione punta a valorizzare il centro storico del centro nebroideo e a portare avanti quell’idea iniziata quasi come gioco con l’obiettivo di attrarre sempre più turisti e far diventare “Nte vaneddi i Turturici…è arte”, un appuntamento di richiamo non solo regionale. “Abbiamo scommesso sin dall’inizio su una semplice formula: la combinazione tra la bellezza del borgo – dice Yuri Paterniti Martello – l’arte in tutte le sue forme, specialità gastronomiche e l’accoglienza”.

Anche quest’anno la centrale chiesa della Batia ha ospitato parte dell’evento. Per la VII edizione di “Nte vaneddi i Turturici…è arte”, l’ex chiesa del monastero ormai scomparso è stato lo scenario della mostra su San Sebastiano realizzata dall’oricense Marzia Trusso. Nell’edizione 2017 della manifestazione organizzata dai Giovani oricensi in collaborazione con altre associazioni locali, produttori, commercianti e la partnership della condotta Nebrodi slow food, c’è stato spazio anche per la solidarietà con i pupazzetti “Hope”, la cui vendita è destinata ad aiutare i bambini in Siria, vittime incolpevoli della guerra. Ma “Nte vaneddi” non è finita. Grandi e piccoli si sono divertiti ad osservare gli spettacoli circensi, il teatro di strada, le performance live di street painting con la collaborazione di giovani di Tortorici e ancora spettacoli musicali e tarantelle siciliane.

L’edizione 2017 si è appena conclusa, ma gli organizzatori stanno già pensando a come stupire il pubblico e i loro compaesani il prossimo anno.

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