Oasi Simeto (Ct): sequestrato un “lido fantasma”

Agenti della questura di Catania in collaborazione con il corpo forestale e l’Asp hanno sequestrato un lido fantasma all’interno dell’oasi del Simeto in località Vaccarizzo.

Qui insiste uno stabilimento balneare con annessi bar, ristorante, pizzeria, discoteca, che comprende bungalow con cucina. La struttura è risultata essere completamente abusiva e insistente nella zona B della riserva naturale Oasi del Simeto. Inoltre, sul bagnasciuga prospiciente lo stabilimento, si trova una piccola area delimitata dal WWF quale luogo di ovo deposizione delle tartarughe Caretta caretta, specie marina protetta.

Il titolare del lido non è stato trovato sul posto poiché sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. In qualità di gestore è stato identificato il padre, al quale sono state contestate numerose violazioni di carattere penale e amministrativo.

In particolare, il locale non possiede l’autorizzazione per le attività di stabilimento balneare, di bar/pizzeria e di discoteca ed è risultato privo, altresì, della prevista concessione demaniale e del certificato di agibilità per le strutture edilizie e alberghiere.

Inoltre, è stato accertato che l’intera struttura non possiede l’autorizzazione comunale per lo scarico delle acque reflue, sia “bianche” che “nere”. Sono state riscontrate scarse condizioni igienico-sanitarie, alimenti surgelati non indicati come tali nel menù esposto al pubblico, alimenti privi di tracciabilità e, ancora, sono state accertate numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali estintori scaduti, mancanza di spogliatoi e precarie condizioni dell’impianto elettrico, attrezzature sprovviste di sistemi di sicurezza. Trovati anche dipendenti non in regola con la normativa sul lavoro.

Accertamenti successivi, hanno fatto emergere che già in passato l’esercizio posto a controllo era stato sottoposto a sequestro penale senza che fosse intervenuto un successivo provvedimento di dissequestro.

Per tutti questi motivi il titolar edel “lido fantasma” è stato denunciato per violazione di sigilli, frode in commercio, occupazione abusiva di spazio demaniale, abusivismo edilizio e violazione aree protette.

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