Catania: sequestro da 7 milioni di euro

Le fiamme gialle di Catania hanno sequestrato conti correnti e beni immobili per un valore di 7 milioni di euro di proprietà di nove soggetti, indagati per utilizzo ed emissione di fatture false. I soggetti indagati avrebbero così realizzato un’evasione fiscale milionaria.

Tra i destinatari della misura cautelare reale figurano Barbara Prezzavento e Consolato Pellegrino, in qualità di amministratori di imprese che gestivano un supermercato a marchio Eurospin, destinatari di un provvedimento di sequestro di oltre due milioni di euro pari alle imposte evase.

E ancora Stefano Compagnini, ex dipendente comunale di Catania, in realtà il reale amministratore di una serie di imprese intestate a prestanomi quali Carmelo Scariolo e Maria Grazia Giuseppina Barbagallo, Concetta Tasco che hanno emesso le fatture per operazioni inesistenti per servizi di pulizia e disinfestazione.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle etnee hanno fatto emergere la figura centrale dell’allora dipendente pubblico Compagnini, destinatario di un decreto di sequestro di oltre due milioni e mezzo di euro. Altre imprese avevano beneficiato delle fatture emesse dal reticolo di società a lui riconducibili, tra cui l’azienda di stoccaggio di rifiuti Sicula trasporti. La società utilizzava fatture false per oltre un milione e 200 mila euro, evadendo imposte per oltre 730 mila euro.

Il legale rappresentante Giuseppe Leonardi è, invece, destinatario di un sequestro di importo pari a quello delle imposte evase. Avrebbero utilizzato fatture false anche Alessandro Giuseppe Condorelli, titolare di un’impresa di vendita all’ingrosso di materiale elettrico e Antonino Spadaro, all’epoca dei fatti gestore di una tabaccheria.

Le indagini sono durate più di un anno e hanno consentito di portare alla luce un sofisticato sistema di evasione basato sulla produzione di documentazione giustificativa di oneri totalmente falsa.

E’ stato registrato come alcune imprese avevano stipulato dei falsi contratti di locazione per un capannone di loro proprietà mai utilizzato. Il sequestro operato dai militari del nucleo di polizia tributaria trae origine da una verifica fiscale avviata nei confronti di una delle due imprese che gestivano un supermercato. Estranee alla vicenda la catena di supermercati Eurospin e la società che gestisce il marchio, Eurospin Sicilia.

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