Palermo: città metropolitane verso il dissesto?

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione convocata dall’assessore Luisa Lantieri con i rappresentanti delle 9 ex province per procedere al riparto delle somme.

Su proposta del sindaco della città metropolitana di Messina, Renato Accorinti, i rappresentanti delle ex province hanno deciso all’unanimità di non procedere al riparto dei 25 milioni di euro e di chiedere un incontro al presidente Crocetta e all’assessore al bilancio Baccei per battere cassa.

I sindaci delle ex province hanno detto chiaramente che i 25 milioni di euro stanziati dal governo sono insufficienti, non consentiranno il pagamento degli stipendi ai lavoratori, ma soprattutto gli enti non potranno svolgere le “funzioni essenziali” garantendo i servizi alla collettività.

A rischio concreto di dissesto al pari dei liberi consorzi anche le città metropolitane che hanno resistito fino ad oggi. La grave situazione in cui versano le ex province è stata segnalata anche alla corte dei conti.

“Per risanare la situazione – ha affermato l’assessore Lantieri – è necessario reperire 200 milioni di euro”. L’assessore ha assicurato che rappresenterà la grave situazione al presidente e all’assessore al bilancio e chiederà la convocazione di una riunione con tutti i sindaci.

I rappresentanti delle ex province oggi città metropolitane hanno discusso anche dei criteri di ripartizione delle risorse e del disequilibrio finanziario che non consente la chiusura dei bilanci.

Il commissario dell’ex provincia di Siracusa ha espresso forti perplessità in merito al rinvio del ripato delle somme e ha annunciato forti iniziative di protesta da parte dei dipendenti della provincia di Siracusa che ancora attendono gli stipendi arretrati.

La Fp Cgil comunica che seguirà con attenzione gli sviluppi della vertenza. Non si escludono manifestazioni di protesta a tutela dei lavoratori e dei servizi alla collettività.

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