Capo d’Orlando (Me): il presidente dell’Orlandina si è dimesso

Roberto Curasì si è dimesso da presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Orlandina 1944 di Capo d’Orlando nel messinese. Curasì ha preso la decisione per l’impossibilità di allargare il perimetro societario e di fronteggiare adeguatamente il disinteresse lamentato nelle ultime settimane.

“Dopo una settimana di serrata attività da parte di tutti i soci – dichiara Curasì – dispiace constatare l’assenza di adesioni al progetto di rilancio del sodalizio tirrenico. Nonché la difficoltà a reperire poche e nuove sponsorizzazioni che possano completare il budget di spesa per affrontare il prossimo campionato.

Curasì, a nome dei soci che sono rimasti esattamente quelli che garantirono la rifondazione della società, rinnova l’appello a farsi avanti a soggetti interessati all’acquisizione del sodalizio. A questi saranno offerti la domanda già inoltrata per l’ammissione al prossimo campionto di seconda categoria, la documentazione predisposta per eventuale richiesta di un accessibilissimo ripescaggio in prima categoria, un’intesa di massima raggiunta con amministrazione comunale, asd femminile Nebrodi e asd free time per l’affidamento dello statio Ciccino Micale, oltre che le risorse economiche già messe a disposizione dagli attuali soci, implementate da alcune sponsorizzazioni”.

Secondo l’ex dirigente dell’Orlandina, alla squadra “basterà incontrare l’attenzinoe di alcuni appassionati e raggranellare qualche migliaio di euro per poter coprire il costo della prossima stagione sportiva nel suo totale, missione che l’attuale presidente, in rappresentanza dei soci, ha oggi fallito.

Pur stanti le attuali difficoltà – prosegue Curasì – il direttivo è certo che in una città di 15 mila abitanti che primeggia in tutti i campi, non ultimo lo sport, e pur mettendo in conto l’appeal esercitato dai ben più noti sodalizi sportivi operanti nel basket, nella pallavolo, etc, non sarà difficile a nuovi dirigenti reperire le esigue ma necessarie risorse per proteggere il calcio orlandino di cui tanto si parla, ma per cui ben poco si fa”.