Cassibile (Sr): azienda agricola sfrutta immigrati, denunciati i titolari

I titolari di un’azienda agricola di Cassibile sono stati denunciati per capolarato dalla guardia di finanza di Siracusa. Le fiamme gialle hanno appena concluso un’incisiva operazione di contrasto al fenomeno del caporalato.

La compagnia di Siracusa ha sviluppato un’articolata indagine a contrasto dell’illecito sfruttamento da parte di un’azienda agricola di lavoratori extracomunitari e del fenomeno del “caporalato”.

Le indagini sviluppate dalle fiamme gialle hanno evidenziato come l’azienda sfruttasse diversi immigrati. Le retribuzioni erano molto basse rispetto alla quantità di lavoro prestato. Inoltre, la violazione delle normative in materia di lavoro e riposo, sicurezza e igiene dei posti di lavoro, venivano violate.

I lavoratori vivevano in uno stato di assoluta precarietà. Quasi sempre clandestini, venivano sorvegliati con sistemi video abusivi presso l’azienda. Inoltre, il “caporale” era sempre presente e agiva da sentinella nei campi.

L’azienda reclutava i lavoratori nei pressi di Cassibile. In genere erano privi di premersso di soggiorno, documenti d’identità e dormivano di solito negli immobili abbandonati di contrada Marchesa di Cassibile, noti come “case Sudan”.

Un “Caporale” li andava a prendere con un furgone dove venivano ammassati, per portarli nei campi.

Il gip di Siracusa ha disposto il controllo giudiziario dell’azienda e la conseguente nomian di un amministratore giudiziario. I titoli dell’azienda, Sebastiano e Giuseppe Andolina e il loro “caporale”, Mohamed Ghazal. Tutti sono stati denunciati.

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