Tortorici (Me): ennesima riunione di concertazione post-dissesto

Si è svolta a Tortorici (Me) l’ennesima riunione di concertazione a seguito del dissesto economico-finanziario dell’Ente. Il sindaco, Carmelo Rizzo Nervo, dopo aver ringraziato gli intervenuti, ha invitato in futuro sindacati e Rsu ad una costruttiva collaborazione.

Le ultime riunioni erano state rinviate di volta in volta perché l’amministrazione non avrebbe fornito in maniera completa i documenti richiesti da tempo dalle organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro il primo cittadino di Tortorici ha ribadito l’impegno dell’amministrazione affinché nessun impiegato di ruolo perda il posto di lavoro. Marco Donato Lemma, responsabile territoriale Csa, è intervenuto proponendo, per venire incontro alle esigenze della parte politica, una individuazione democratica delle 15 unità lavorative poste in mobilità per evitare disservizi ai cittadini e nel rispetto di tutti gli impiegati comunali.

Il sindaco ha ribadito ancora una volta che “la scelta dell’esubero è un obbligo di legge per i comuni in dissesto prima dell’approvazione del bilancio riequilibrato”.

Al termine dei lavori dell’ultima riunione, mentre il primo cittadino ha dichiarato chiusi i lavori di concertazione, la Fp Cgil, la Rsu anche in rappresentanza della Cisl che ha inviato una nota all’amministrazione comunale, hanno dichiarato, di contro che “la concertazione per i criteri era stata avviata il 2 maggio scorso, mentre ancora è da avviarsi quella per le eccedenze di personale per mancanza di atti propedeutici”.

La concertazione sulle eccedenze non può considerarsi avviata – si legge nel verbale – perché l’amministrazione comunale si ostina a non porre in essere e non adottare atti amministrativi necessari per un confronto che assicuri obiettività e trasparenza nella procedura di esubero di personale con rischio di perdere il posto di lavoro”.

Per Antonio Pizzino, rappresentante della FpCgil, “sembra che l’argomento della riunione sia stata la verifica dell’eccedenza del personale e non i criteri di scelta degli eventuali esuberi e si dà atto che il sindaco non vuole definire in modo chiaro e univoco l’oggetto della concertazione tra solo eccedenze di personale e criteri per l’individuazione dei lavoratori in esubero”.

“Invitiamo l’amministrazione comunale – dichiara a margine della riunione Giuseppe Calanni, Rsu e rappresentante aziendale Fp-Cgil– a definire puntualmente i criteri che si vogliono applicare per l’individuazione degli esuberi e la loro pesatura, portandoli in concertazione per dare la possibilità ai sindacati di avviare un esame su di essi, come previsto dalla normativa perché venga esclusa qualsiasi arbitrarietà nella procedura. Altrimenti saremmo in presenza di una chiara violazione delle prerogative sindacali, oltre che di violazione di legge.

Non vorremmo essere costretti, come in passato, a chiedere l’intervento dei giudici per ristabilire il rispetto dei principi costituzionali dell’imparzialità e della trasparenza dell’azione amministrativa”.

Insomma, la partita è ancora tutta da giocare.

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