Catania: neuroscienze, Bianca Slivinschi alla finale di Washington

Sarà Bianca Slivinschi, romena che vive e studia in Piemonte al liceo classico Govone di Alba, a volare a Washington per la fase internazionale delle olimpiadi delle neuroscienze. Quest’anno la fase nazionale si è svolta per la prima volta a Catania, grazie all’impegno dell’istituto di scienze neurologiche del Cnr del capoluogo etneo.

Dopo una mattinata di prove serrate si è arrivati alla qualificazione dei cinque finalisti che si sono sfidati al ritmo dell’esclusione diretta. La studentessa piemontese ha avuto la meglio su Alessio Barchiesi delle Marche; Damiano Carrara della Lombardia; Luca caffiero e Stefano Puligheddu dalla Sardegna, conquistando la borsa di studio che le consentirà di partecipare alla fase internazionale dal 3 al 6 agosto all’American psychological association’s convention.

Oggi abbiamo premiato i giovani talenti che si sono misurati durante tutte le fasi della competizione, mettendo alla prova le loro capacità, la passione e l’interesse per le materie scientifiche e le neuroscienze in particolare – ha dichiarato il coordinatore nazionale dell’iniziativa ,Maria Vincenza Catania del Cnr di Catania – gli studenti hanno affrontato prove a squadra e individuali, dalla logica all’anatomia, passando per le domande finali specifiche su aspetti funzionali e patologici del cervello umano”.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è valorizzare i giovani talenti italiani attraendo le migliori intelligenze allo studio del sistema nervoso, per preparare i neuro scienziati di domani e indirettamente per accendere i riflettori sul sistema della ricerca e della formazione in ambito scientifico in Italia, che rimane uno dei migliori al mondo.

“Un ringraziamento – prosegue Catania – va agli insegnanti degli istituti superiori di tutta Italia che hanno accompagnato i loro allievi in quest’eperienza e che quotidianamente si impegnano nell’arduo compito di formare e guidare quelli che saranno i medici, i biologi e, più in generale, i professionisti di domani. Questi ragazzi e i loro insegnanti sono la dimostrazione tangibile del valore dell’insegnamento in Italia che nonostante i problemi riesce a garantire un altissimo livello di preparazione e opportunità di conoscenze innovative”.

L’evento nasce negli Stati Uniti nel 1998 e attualmente coinvolge più di 40 Paesi in tutto il mondo. L’Italia partecipa alla competizione internazionale dal 2010 con le Olimpiadi delle Neuroscienze che quest’anno hanno registrato una partecipazione di 217 scuole e 5400 studenti in tutto il territorio italiano.

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