San Piero Patti (Me): “le piccole tracce di competenza” con gli Scout

Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, si sono svolte le “piccole tracce di competenza” organizzate dalla zona dei Nebrodi e delle Madonie a cura del gruppo scout Agesci San Piero Patti.

A partecipare all’evento sono stati i lupetti dei gruppi dei Nebrodi e delle Madonie (Acquedolci, Capo d’Orlando, Castelbuono, Cefalù, Lascari, Longi, san Piero Patti, Sant’Agata di Militello e Torrenova) che stanno vivendo il penultimo anno in branco, ovvero quello della “competenza”.

L’idea della piccole tracce nasce per offrire ai capi un’opportunità per giocare la progressione personale che per gli scout è il processo pedagogico che consente di curare lo sviluppo della persona, attraverso l’impegno ad identificare e realizzare le proprie potenzialità, con i “lupetti” del secondo momento.

Nel corso del fine settimana delle piccole tracce, i bambini hanno incontrato altri bambini provenienti da altre realtà ma che condividono gli stessi bisogni e che stanno vivendo lo stesso momento di crescita. I bambini, grazie all’aiuto delle sapienti mani di alcune signore sampietrine, hanno imparato in maniera giocosa a fare il pane, cucinandolo nei forni a legna ancora presenti in molte abitazioni, ne hanno scoperto trucchi e segreti “sporcandosi” le mani di farina e comprendendo che, se ci si impegna, si diventa più competenti.

La competenza, il talento, il “saper fare” assumono valore se diventano impegno concreto e condiviso. Nel corso del campo i bambini hanno potuto vedere come è stato utile offrire il proprio contributo: ciò che hanno fatto è stato bello e buono. Ma non solo, hanno acquisito una competenza che sarà spendibile non solo agli scout, ma soprattutto nella loro vita.

Non è la prima volta che a San piero Patti si organizzano eventi simili, sicuramente un motivo di grande orgoglio e vanto per il gruppo locale, una fra le associazioni più longeve e attive presenti, cosa che certamente ne attesta il valore e gratifica il lavoro svolto. Ma non solo, rappresenta una grande opportunità per tutto il territorio sampietrino che, durante l’attività, valorizza il paese e fa conoscere il territorio e le sue tradizioni in ambito regionale, infatti, non mancano mai momenti di conoscenza del patrimonio storico ed etnico antropico del paese.

Un’associazione che non si ferma mai e che, negli stessi giorni, ha visto i ragazzi del reparto impegnati nel “campo di San Giorgio”, l’evento annuale per ricordare e onorare il Santo patrono degli esploratori e delle guide.

Agli esploratori e alle guide attraverso il gioco, è stato raccontato il leggendario gesto del loro Patrono, quando il cavaliere Giorgio salvò la vita della principessa Silene dalle fauci e dalle fiamme di un drago, diventando pertanto il simbolo del coraggio e dell’avventura che dovrebbe caratterizzare gli scout di questa fascia d’età.

Da San Giorgio fu ispirato anche Robert Baden Powell che nel suo libro “scautismo per ragazzi” paragona gli esploratori ai vecchi cavalieri medievali, o meglio allo spirito cavalleresco.

Non a caso, prima di una promessa scout, si è soliti prepararsi spiritualmente con una veglia d’armi proprio come i cavalieri prima del giuramento poiché la promessa scout è un unicum nella vita,e come diceva Baden Powell: “scout una volta. Scout per sempre”.

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