Patti (Me): uomo in manette per inosservanza della sorveglianza speciale

I carabinieri della stazione messinese di Sinagra hanno arrestato Giuseppe Sinagra, 40enne del luogo. L’uomo, attualmente ai domiciliari con braccialetto elettronico, dovrà scontare una pena di 1 anni, 3 mesi e 14 giorni di reclusione per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale.

Nel periodo tra il 2007 e il 2008 l’uomo aveva ripetutamente violato le prescrizioni impostegli, continuando a frequentare pregiudicati della zona nebroidea, continuando a guidare autovetture pur avendo la patente revocata.

Sinagra, detto Pippo Finestra, è stato esponente di rilievo dei clan operanti nell’area brolese. Nel marzo del 2003 venne arrestato in flagranza di reato dai carabinieri del ROS all’atto di farsi consegnare il pizzo dal titolare di una grossa concessionaria di automobili.

Nel luglio del 2012 era stato colpito da ordine di carcerazione a seguito dell’operazione antimafia Icaro per associazione a delinquere di stampo mafioso, per reati dal 2000 al 2003 nel comprensorio dei Nebrodi.

Successivamente, nel 2013 personale del nucleo operativo della compagnia di Patti e della stazione di Sinagra ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione del sequestro preventivo dei beni finalizzato alla successiva confisca emessa dalla corte d’appello di Reggio Calabria a seguito di indagini dei carabinieri di Patti nell’ambito di un’attività di indagine condotta nei confronti di varie famiglie mafiose, tra cui quella dei tortoriciani e dei barcellonesi.

All’epoca, il provvedimento di sequestro riguardava beni il cui valore complessivo era stato stimato per un importo pari a 200 mila euro e in particolare: undici terreni agricoli, tre unità immobiliari e un buono postale, rispetto ai quali si rilevava la netta sproporzione tra i redditi dichiarati dall’interessato e le ricchezze dallo stesso accumulate nel tempo. Sinagra è stato ristretto nel carcere di Messina Gazzi.

Maria Chiara Ferraù