Tortorici (Me): la protesta dei dipendenti

Il Natale si avvicina e per gli oltre 150 dipendenti comunali di Tortorici, da 7 mesi senza stipendio, le festività si preannunciano difficili, senza la possibilità di acquistare persino un panettone da mangiare in famiglia. Ieri mattina gran parte dei dipendenti oricensi, insieme ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil; Clara Crocé, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, hanno denunciato alla cittadinanza la grave situazione di dissesto economico e finanziario dell’Ente, il mancato pagamento degli stipendi, ma anche irregolarità contabili, amministrative e patrimoniali del Comune.

Una denuncia corale nella centrale piazza Timpanaro, proprio in occasione del mercato settimanale. I dipendenti oricensi insieme ai rappresentanti sindacali, con le bandiere di Cgil, Cisl e Uil e con al collo i cartelli che già qualche giorno fa avevano posizionato sul muro di fronte all’ingresso del municipio, hanno sfilato lungo il viadotto Livatino.

Il corteo è partito dal piazzale antistante il PalaOrice e ha raggiunto la centrale piazza Timpanaro dove sono anche stati consegnati dei volantini esplicativi della situazione, ai cittadini. “Si dimenticano tutti di noi, non abbiamo interlocutori” ha dichiarato un dipendente, esasperato dalle mancate risposte e dai mancati incontri chiesti da mesi alle varie istituzioni.

Il dito puntato anche contro quei colleghi che non hanno partecipato alle manifestazioni di protesta. “Protestiamo anche per i nostri colleghi che sono rimasti a casa” si legge in uno dei cartelli. “Tanti nostri colleghi – spiega un dipendente oricense – non sono con noi. Forse hanno paura di protestare. Non lo so, ma noi non ce la facciamo più”.

Insieme ai lavoratori e alle loro famiglie, della crisi economica del comune di Tortorici, ne stanno soffrendo anche tutti i commercianti. “150 famiglie non possono comprare più niente – dice uno dei manifestanti – e non solo il comune è in crisi, ma l’intero paese va verso il totale dissesto“. I lavoratori non mollano e continueranno a protestare fino a quando non arriveranno risposte chiare e concrete.

Ogni 27 del mese saremo in piazza – ha dichiarato Giuseppe Calanni della Cgil – per manifestare il nostro disagio e ribadire che al dissesto finanziario annunciato da anni, nessuna istituzione, comprese quelle regionali e nazionali, ha voluto o saputo porre rimedio. Pare invece – prosegue Calanni – che ci sia un certo disinteresse in particolare da parte dell’amministrazione. Avremmo sicuramente preferito un’amministrazione accanto ai lavoratori”.

Secondo il rappresentante della Uil, Salvatore Giardina, invece, “bisogna insistere con la Regione, con i gruppi politici, per risolvere il problema che non è solo dei dipendenti di Tortorici, ma anche di tutti i cittadini che vedono l’aumento delle tasse e prima o poi la scomparsa di servizi”. Eppure i continui appelli dei sindacati affinché vengano effettuati controlli per l’operato dell’amministrazione oricense, sono caduti nel vuoto da anni.

Adesso le Fp di Cgil, Cisl e Uil chiedono l’intervento delle commissioni antimafia regionale e nazionale; l’ispezione da parte dell’assessorato regionale alle Autonomie locali, il commissariamento del Comune e l’intervento della Corte dei Conti.

I sindacati chiedono inoltre il sostegno di cittadini, forze politiche, sociali, culturali, delle attività commerciali, in occasione dello sciopero proclamato per il prossimo 19 dicembre, in concomitanza con un sit-in di protesta che si terrà a Palermo.

Maria Chiara Ferraù

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