Tortorici (Me): dipendenti comunali senza stipendio, prosegue lo stato d’agitazione

Prosegue lo stato di agitazione dei dipendenti comunali di Tortorici. Ieri mattina Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una riunione con gli  oltre 130 dipendenti oricensi, a cui purtroppo hanno preso parte solo una quarantina di lavoratori. Tutti non percepiscono lo stipendio ormai da sei mesi.

La situazione è sempre più insostenibile. A nulla hanno portato le richieste di un confronto con l’amministrazione comunale e adesso, con i problemi derivanti dalla dichiarazione di dissesto economico dell’Ente, le difficoltà aumentano. È attualmente in corso la procedura di raffreddamento. “la situazione di disagio si aggrava sempre più – ha dichiarato Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl presente all’incontro insieme a Clarà Croce, segretaria provinciale della Fp Cgil di Messina e alla dipendente Lina Coci in rappresentanza della Uil – non ci sono risposte e si nega il confronto.

Intanto i lavoratori sono fuori di sei stipendi e le cose peggiorano perché la tesoreria non è nelle condizioni di anticipare risorse perché vanta un credito di oltre 2 milioni di euro”.

Il comune di Tortorici è in dissesto e ad oggi non sono stati nominati i commissari dalla commissione ministeriale. Secondo Emanuele “c’è sicuramente una strategia per far morire  questo comune e le istituzioni,l’antimafia, la deputazione regionale e nazionale restano fermi. Non accetteremo questo stato di cose e andremo avanti per far luce e sapere la verità”.

Sulla stessa linea Giuseppe Calanni, Rsu e aziendale della Fp Cgil che dichiara: “un silenzio assordante e una vergogna senza fine da parte di tutte le istituzioni invocate da oltre tre anni. E’ come se il dissesto fosse arrivato dalla sera alla mattina. Per ultimo con i dipendenti abbiamo chiesto un confronto audizione al presidente Crocetta, al presidente dell’Ars, Ardizzone e l’assessore Lantieri, ed ancora alla commissione bilancio per sollecitare un intervento finanziario straordinario senza ottenere alcuna risposta. Su questa linea siamo determinati a portare la vertenza oltre che a Palermo anche a Roma finché non avremo la giusta attenzione”.

“Si auspica – dichiara Giuseppe Calapai, segretario provinciale della Uil Fp – che gli organi istituzionali ed in particolare la procura della Corte dei conti e l’assessorato alle autonomie locali della Regione siciliana, ognuno per le loro rispettive competenze, intervengano sia per individuare le responsabilità che hanno portato al dissesto, sia perché finalmente ai lavoratori siano riconosciute le legittime aspettative”.

Al termine della riunione sindacale nell’aula Giovanni Paolo II è stato stilato un calendario per le proteste e si è pensato ad un comizio o ad un incontro pubblico con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini. Il problema del mancato pagamento dei lavoratori, infatti, si ripercuote sulla vita civile dell’intera comunità con i servizi che iniziano a non essere garantiti, quali il trasporto pubblico gratuito per gli alunni o la raccolta dei rifiuti. 

Martedì 6 dicembre si terranno un’assemblea e un comizio davanti al Comune di Tortorici, mentre sabato 10 dicembre i segretari generali dei sindacati spiegheranno ai cittadini in un incontro pubblico, la grave crisi economica in cui versa il Comune e, infine, lunedì 12 dicembre sarà proclamato lo sciopero dei lavoratori e si terrà una protesta all’assessorato alle autonomie locali a Palermo.

Maria Chiara Ferraù

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