Agrigento: sequestrati beni per 700 mila euro

Beni per un valore di circa 710 mila euro sono stati sequestrati ad Agrigento dagli agenti della guardia di finanza. Sotto sigillo immobili e mobili nella disponibilità di Antonino Gaglino di Siculiana.

Il provvedimento cautelare preventivo, disposto nell’ambito di un procedimento in materia di misure di prevenzione antimafia, è stato emesso lo scorso ottobre nei confronti di Gagliano dal tribunale di Agrigento, sezione II penale a firma del dottore Giuseppe Miceli, su proposta della Dda palermitana.

Il sequestro, del valore complessivo di circa 710 mila euro, ha riguardato due ditte individuali di Siculiana intestate ai figli di Gagliano, un cementificio a Siculiana intestato alla moglie, appezzamenti di terreno a Siculiana e Realmonte (in uno di essi insisteva un fabbricato rurale) e i saldi attivi dei rapporti bancari intestati o riconducibili al nucleo familiare di Gagliano.

In particolare, il valore delle tre imprese e relativi beni strumentali ammonta a circa 410 mila euro, quello dei terreni a circa 250 mila euro e quello dei conti correnti a circa 50 mila euro.

Il sequestro arriva dopo accertamenti patrimoniali condotti dalle fiamme gialle sia nei confronti di Gagliano che del relativo nucleo familiare. L’analitica e certosina ricostruzione dei flussi finanziari operata dai militari del nucleo di polizia tributaria della città dei templi ha consentito di rilevare un’evidente sproporzione tra il valore dei beni acquistati rispetto alla capacità reddituale del nucleo familiare di Gagliano.

L’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale conferma la pericolosità sociale di Gagliano, già emersa a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nei suoi confronti nel novembre 2015 per fatti di estorsione aggravata dal fine di agevolare cosa nostra. Le unità immobiliari confiscate sono state affidate ad un amministratore giudiziario già nominato dallo stesso tribunale di Agrigento all’atto dell’emissione della misura cautelare.

Il tribunale ha fissato per il prossimo 14 dicembre l’udienza per la discussione della proposta di applicazione della misura di prevenzione personale e della confisca dei beni oggetto del sequestro di oggi.

Maria Chiara Ferraù

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