Catania: uno “strano” rottamatore

Controlli amministrativi degli agenti della questura di Catania su tre esercizi commerciali dove sono state riscontrate numerose irregolarità in violazione alle norme a tutela dell’ambiente.

È stata controllata la ditta Melo Cicala demolizioni che insiste su ben 5.000 mq di terreno, di cui solo 200 autorizzati come da SCIA. Qui sono state trovate 10 autovetture destinate alla demolizione, con formale certificato di rottamazione che ne attestava la consegna della sola scocca a ditta autorizzata ma, di fatto, l’autovettura era integra in tutte le sue parti.

Il rottamatore prelevava il mezzo dalla ditta autorizzata alla demolizione. A volte invece il privato si affidava direttamente all’esercente per le pratiche di demolizione della propria auto. L’uomo ne curava il trasporto anche senza le autorizzazioni, poi smontava l’auto e restituiva alla ditta che formalmente aveva preso in carico la vettura da demolire, soltanto la scocca. In tal modo guadagnava ingiustamente dalla rivendita dei ricambi usati ottenuti.

I certificati di rottamazione, alla voce “stato del veicolo alla consegna” riportano la dicitura scocca con relativa data, anche se le auto effettivamente venivano trovate intere nell’area sottoposta ad accertamenti, in data successiva a quella apposta nel certificato che le indicava come semplice scocca.

Migliaia parti di ricambio sono state rinvenute dai poliziotti, ordinatamente stoccate, relativamente alle quali non è stato possibile risalire alla provenienza. Il titolare è stato denunciato per lo smaltimento delle acque reflue industriali direttamente nel sottosuolo, senza alcuna forma di depurazione ed anche per furto di energia elettrica in quanto, mediante l’apposizione di un potente magnete sul contatore regolarmente installato, ne falsava la lettura con una riduzione del 90% rispetto a quella realmente erogata e fruita.

L’area è stata interamente sottoposta a sequestro preventivo perché senza le previste autorizzazioni obbligatorie per questo tipo di scarichi e fonte d’inquinamento per i residui oleosi, ferrosi e altri elementi pericolosi derivanti dal lavaggio delle auto.

Nella stessa area, al civico 51 di stradale Gelso Bianco, è stato controllato un esercizio di gommista, il cui titolare era privo di qualsiasi autorizzazione. Lo stesso è stato denunciato per l’attività di raccolta, recupero, commercio di rifiuti pericolosi e la sua attività è stata sottoposta a sequestro preventivo.

Ulteriormente è stata controllata un’officina di autoriparazioni Scuderi, connessa alla citata rivendita di pezzi di ricambio. Anche in questo caso non c’erano autorizzazioni per l’esercizio commerciale. Il meccanico è stato denunciato per ricettazione di energia elettrica perché era allacciato abusivamente al contatore dell’autodemolizione che, a sua volta, prelevava illegalmente l’energia elettrica. Sono in corso ulteriori accertamenti relativi all’attività svolta.

Maria Chiara Ferraù

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