Roccamena (Pa): cimitero di mafia, parla una fonte confidenziale

Ci potrebbero essere molti più cadaveri nel cimitero di mafia scoperto a Roccamena nel palermitano. Una scoperta che diventa sempre più macabra. Attualmente sono stati ritrovati i corpi di sei persone in una caverna in contrada Casalotto.

A scoprire i teschi, ossa e resti di indumenti sono stati i carabinieri del gruppo di Monreale (Pa). I pm Siro De Flammineis e Sergio Demontis, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, hanno chiesto l’intervento del soccorso alpino per riportare in superficie solo una parte delle ossa nascoste a metri di profondità.

È mistero sul perché i militari siano andati proprio in quella grotta. Si vocifera di una fonte confidenziale, ma non si può parlare con certezza di un collaboratore di giustizia. Sicuramente la fonte conosce i segreti di contrada Casalotto.

Si pensa ad un cimitero di mafia, proprio come quello trovato qualche anno fa Mazzarrà Sant’Andrea nel messinese. Soltanto l’esame del Dna potrà consentire una datazione delle osa e l’eventuale comparazione con i profili genetici degli scomparsi. Secondo gli abiti che sono stati trovati si pensa che si tratta di persone scomparse tra trenta e venti anni fa.

Nel 1981 in zona era scomparso Giuseppe Branda, il cui corpo non è più stato ritrovato. Era sospettato di far parte di una banda di ladri d bestiame. Venne fermato mentre si trovava in auto con un altro operaio e sequestrato da un gruppo di persone vestite da carabinieri. Ci si chiede anche chi e perché adesso ha allertato i carabinieri del gruppo di Monreale in merito alla presenza dei cadaveri. Il mistero si infittirà se si troveranno davvero altri resti umani dei sei finora ipotizzati.

Maria Chiara Ferraù

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