Catania: lavori pubblici, “far partire i bandi per rilanciare l’occupazione”

“Per garantire sicurezza e sviluppo bisogna far ripartire i cantieri, la situazione in cui versa il comparto ci restituisce un quadro drammatico: la massa salariale versata in cassa edile, dal 2010 a oggi, è diminuita del 60%: i numeri parlano da soli e manifestano una drastica riduzione del lavoro”. A parlare è il presidente dell’ente scuola edile e di Ance Catania, Giuseppe Piana in occasione della giornata di chiusura della “settimana europea della sicurezza”.

Piana è intervenuto insieme al vicepresidente nazionale dell’associazione dei costruttori Edoardo Bianchi, sollecitando le istituzioni politiche a mettere in atto l’agenda degli lavori pubblici prevista nel patto per il Sud e nel patto per Catania.

Oggi più che mai – ha commentato Bianchi – è necessario applicare i sistemi di qualificazione che valgono per le infrastrutture e i lavori pubblici, anche alle realtà che operano nell’edilizia privata, questo innanzitutto per il rispetto delle regole della concorrenza: le imprese qualificate danno maggiori garanzie sia in termini di sicurezza che di qualità”. 

La manifestazione si è conclusa con il premio “muratore dell’anno 2016” consegnato da Giacomo Giuliano e Nunzio Turrisi – rispettivamente direttore e vice presidente dell’Ente Scuola Edile  –  e dal presidente di Formedil Sicilia Carmelo Turco ai vincitori di questa edizione, che ha visto salire sul podio la squadra di Caltanissetta al primo posto. 

“Volevamo ringraziare tutti gli intervenuti all’evento – ha sottolineato Turrisi, rappresentante Cigl, Cisl e Uil di categoria – per la prima volta siamo riusciti a fare rete su un tema di fondamentale importanza per il futuro non solo del settore ma di tutti coloro che vi lavorano: vite spesso spezzate dalla mancanza di regole. I lavoratori che rappresentiamo infatti vivono sulla propria pelle la crisi: quando le imprese tendono al risparmio, il primo taglio dei costi è quello relativo alla sicurezza, non possiamo più permettere che ciò accada”.

I processi di qualificazione partono dalla formazione e passano per la diffusione di modelli organizzativi virtuosi come l’asseverazione in edilizia: ed è proprio l’adozione di questo modello di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, uno dei punti promossi dal protocollo d’intesa nazionale siglato a Catania tra il coordinamento tecnico interregionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Pisll), la Commissione nazionale paritetica per la prevenzione infortuni (Cncpt) e Formedil, ente nazionale per la formazione in edilizia.

“Il protocollo è inserito nell’ambito del piano nazionale di prevenzione – ha spiegato il direttore dell’area tutela e sicurezza luoghi di lavoro Asp Catania, Antonio Leonardi, che ha sottoscritto il documento in qualità di coordinatore nazionale del gruppo di lavoro edilizia della conferenza delle Regioni – e ha lo scopo di promuovere la formazione di qualità e le “best practice” nei comportamenti organizzativi delle imprese edili come l’asseverazione e la tracciabilità delle attività formative”.

Gli ha fatto eco il direttore nazionale Formedil Giovanni Carapella, che ha sottolineato come “la registrazione della formazione erogata ai lavoratori può essere utile anche alle istituzioni che hanno il compito di controllare gli adempimenti in materia”. 

Al seminario conclusivo hanno preso parte inoltre il dirigente dell’osservatorio contratti pubblici regionali Giancarlo Teresi, il direttore ispettorato territoriale del lavoro Domenico Amich e i professionisti contarp Inail Sicilia Genoveffa Giacquinta e Salvatore Marcellino. 

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