Favignana (Tp): cave bianche for arts 2016, vince il gioiello di Laura Contri

È stato il gioiello realizzato da Laura Contri nell’ambito del contest legato all’esposizione del gioiello contemporaneo “Dal mare e per il mare” che si è svolto all’hotel Cave bianche di Favignana.

Il gioiello vincitore è una collana di 180 cm di lunghezza composta da una treccia di 6 fili in argento rodiato, 4 piastre verticali in argento e 4 perle Keshi selvagge di Tahiti (totale 16 karati) dal nome “Tagli di cava”. Il gioiello ha raccolto il maggior numero di preferenze nel contest collegato alla mostra dedicata al gioiello contemporaneo, nata da un progetto di Silvia Tardy.

Il premio per la prima edizione di Cave bianche for arts comprendeva anche un soggiorno nell’eco design hotel di Favignana che ha ospitato l’iniziativa. A convincere gli ospiti della struttura e i followers di Facebook che hanno votato la sua realizzazione è stata la capacità dell’artista di rappresentare l’anima del Cave bianche hotel con una delicata e luminosa armonia di forme e materiali.

“Le piastre in argento longilinee – spiega Contri – rappresentano i tagli altissimi e verticali della cava, la catena a treccia porta il senso del silenzio e della morbidezza a contrasto delle piastre: un po’ come l’hotel morbido e silenzioso stagliato di fronte e dentro la forza della cava; le perle Keshi irregolari luminosissime e colorate danno la luce del movimento irregolare e poetico del mare”.

L’ideatrice del progetto, Silvia Tardy, titolare della galleria internocortile di Torino che da anni si occupa di ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea, in particolare del gioiello contemporaneo e del design autoprodotto, sottolinea come “sia importante continuare a lavorare sulla divulgazione e valorizzazione dei valori espressi dal gioiello contemporaneo che coniuga in sé artigianato d’eccellenza, design e senso estetico”.

Il Cave bianche hotel, come spiega la proprietaria della struttura, ricavata in una cava di calcarenite, “fa del design perfettamente compenetrato nell’ambiente una delle sue linee guida e una ispirazione. Per questo abbiamo ritenuto coerente con la nostra visione dare spazio alla creatività di designer del gioiello contemporaneo chiamati a realizzare un oggetto prezioso che rappresentasse appieno l’anima di questo luogo, definito dall’uso dei materiali, la pietra su tutti, e dalla fusione geometrica delle forme. Anche questa capacità di armonizzazione è arte”.

Maria Chiara Ferraù

 

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