Catania: Ciancio e mafia, il verdetto in Cassazione

È attesa per questa sera la decisione della Cassazione in merito al ricorso presentato dalla procura di Catania e dall’avvocato Goffredo D’Antona, legale dei fratelli Gerlando e Dario Montana.

Al centro del contendere il destino giudiziario dell’ex editore ed ex direttore del quotidiano La Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo. Imprenditore con la passione per l’antiquariato, Ciancio Sanfilippo è stato accusato dalla procura di Catania di concorso esterno in associazione mafiosa.

In fase preliminare Ciancio era stato prosciolto perché “il fatto non costituisce reato”, ma gli uffici giudiziari etnei hanno fatto ricorso insieme alla famiglia Montana. Durante l’udienza di oggi è stato chiesto l’annullamento con rinvio. Prospettiva opposta alla difesa dell’editore.

I legali di Ciancio, Giulia Bongiorno e Carmelo Peluso, chiedono la conferma del giudizio del 21 dicembre 2015. Bongiorno ha inoltre chiesto l’inammissibilità del ricorso della famiglia Montana perché non ritenute persone offese, ma danneggiate. Per i magistrati etnei ci sarebbe stata una violazione dei legge nell’applicazione del codice di procedura penale.

Oltre al ricorso della procura, dunque, c’è anche quello presentato dalla famiglia Montana, cioè da Gerlando e Dario, fratelli di Beppe Montana, il poliziotto ucciso dalla mafia nel 1985. Secondo l’avvocato Goffredo D’Antona la giudice avrebbe riportato le parole e le tesi della difesa di Ciancio senza alcuna verifica.

Maria Chiara Ferraù

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi