Tortorici (Me): l’ultimo saluto a Gaetano

13925101_10210022986402429_3326631144386895813_n“Le cose belle insegnano ad amare la vita, quelle brutte a saperla vivere”. Con questa frase gli amici di Gaetano Galbato gli hanno tributato l’ultimo saluto questa mattina a Tortorici. La stessa frase che lo scorso maggio il giovane ventenne morto tragicamente in un incidente mentre festeggiava con gli amici il ferragosto nelle montagne nei pressi del lago Cartolari, aveva scritto su facebook accanto alla foto che lo ritraeva in sella alla sua moto da cross, una delle passioni della sua vita, insieme al calcio. Quella stessa moto su cui era salito il 15 agosto per trascorrere qualche ora in allegra compagnia e dalla cui sella era stato sbalzato dopo essersi scontrato frontalmente con una mucca sbucata all’improvviso.

Questa mattina a Tortorici le saracinesche di tutti i negozi erano chiuse in un lutto proclamato spontaneamente dai cittadini. Il centro nebroideo ammantato da un silenzio quasi surreale ha salutato per l’ultima volta il giovane Gaetano, sempre allegro e sorridente. Un applauso scrosciante, i palloncini bianchi e azzurri e lo striscione tenuto dai suoi amici in lacrime, ha salutato il feretro di Gaetano all’uscita dalla chiesa di Santa Maria Assunta. Una piazza gremita come e più di quando si festeggia il patrono San Sebastiano. Un intero paese ha voluto essere presente in quel momento di estremo dolore per la famiglia.

funerale gaetano 2In chiesa l’arciprete in una predica concisa ha ricordato a tutti che Gaetano “adesso vedrà la luce del figlio di Dio e che grazie a questo darà la forza ai suoi cari per andare avanti”. Una forza che in parte deve essere già stata data al padre Antonino che è riuscito a leggere la lettura pur essendo devastato dal dolore. Numerosissimi i giovani che per lui hanno scritto un ricordo anche sui social network.

Non lo dimenticheranno. Era un ragazzo pieno di vita, solare e sempre pronto a scherzare e a tirare su di morale i propri amici. Gaetano era una persona buona, amava, riamato, i suoi familiari e gli amici. Per lui hanno pianto tutti, i colleghi di lavoro, i compagni delle squadre di calcio di Tortorici e Rocca di Caprileone, gli amici, i compagni di scuola e anche chi lo conosceva poco perché morire a soli 20 anni lascia un vuoto in una intera comunità.

Maria Chiara Ferraù

(foto di Roberta Bivacqua)

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